di Bruno Ferretti
Dopo Palermo-Ascoli 3-0 sul banco degli imputati è finito, inevitabilmente, Filippo Perucchini. Cioè il portiere che con un clamoroso autogol dopo 26 minuti di gioco, ha regalato il vantaggio ai siciliani che hanno avuto la strada spianata verso la vittoria grazie ai due gol nella ripresa (dopo due traverse dei bianconeri con Cavion e Ninkovic). L’allenatore Vivarini lo ha schierato per l’indisponibilità di Lanni, che aveva peraltro già rilevato al “Del Duca” contro il Brescia dopo poco più di dieci minuti. Perucchini l’ha fatta talmente grossa che, all’indomani della partita di Palermo, fra i sostenitori dell’Ascoli – ma non solo – si parla quasi esclusivamente della sua “papera”. Sui social i tifosi chiedono espressamente a Massimo Pulcinelli (subito dopo la partita il patron ha dato il via al consueto dialogo online con la curva) di acquistare all’ormai imminente mercato di gennaio non solo un attaccante in grado di garantire un certo numero di gol, ma anche un portiere. Contro il Crotone sarà confermato Perucchini oppure debutterà il terzo portiere Bacci? In queste ore Vivarini e il suo staff, ma anche i compagni di squadra, stanno facendo coraggio al portiere. Al mister, insomma, la non facile scelta.
Bacci, toscano di Agliana (Pistoia), ha 23 anni. Cresciuto nel settore giovanile della Fiorentina, ha giocato in C con Tuttocuoio (soprattutto) più qualche presenza nel Pisa, nel Siena e nella Juve Stabia. Esperienza in B zero. Perucchini, invece, è nato a Bergamo e di anni ne ha 27. L’Ascoli lo ha acquistato la scorsa estate dal Bologna dove non ha mai giocato e dove era rientrato dopo il prestito a Lecce: contratto triennale. Cresciuto nelle giovanili del Milan, Perucchini ha giocato in serie C con Fano, Lecco, Chieti, Como e Lecce. In quest’ultima squadra, con cui la scorsa stagione conquistò la promozione in B, era considerato un fenomeno. La Serie B l’ha conosciuta solo a Varese (15 presenze nel 2014-2015) e poi a Benevento dove è stato sei mesi senza però mai scendere in campo. In bianconero è partito titolare al posto di Lanni (che aveva chiesto di essere ceduto e, se non fosse fallito, con l’Avellino era quasi fatta) collezionando 12 presenze in B. Tra queste anche Perugia-Ascoli del 2 settembre, quando la combinò grossa rinviando addosso a Vido che segnò il definitivo 2-0 a inizio ripresa. Poi Lanni ha riconquistato il posto, ma si è bloccato per un infortunio muscolare. Vista la situazione, e soprattutto la situazione ambientale che si è creata dopo la “paperissima”, è assai probabile che al mercato di gennaio Perucchini possa essere ceduto.
RIECCO STROPPA E BISOLI – Intanto, come foglie al vento d’autunno, continuano a cadere panchine. Oggi altre due: a Padova e a Crotone prossimo avversario dell’Ascoli. In Calabria, dopo lo 0-3 con lo Spezia, sono maturate le dimissioni di Massimo Oddo (2 punti in 7 partite): al suo posto torna Giovanni Stroppa. Quest’ultimo era stato licenziato il 29 ottobre dopo il pareggio casalingo con la Salernitana e, dunque, ripartirà domenica da Ascoli. E proprio al “Del Duca” era iniziata l’avventura di Foscarini con il Padova dopo l’esonero di Bisoli. Foscarini partì fortissimo vincendo quel giorno (2-3) e guastando la festa del 120° all’Ascoli, ma poi i veneti sono scivolati all’ultimo posto e – decisivo lo 0-1 col Benevento – la società ha deciso di richiamare Bisoli. Ovvero il dodicesimo cambio di guida tecnica a novanta minuti dal giro di boa. Il valzer delle panchine continua e, siamo certi, non finirà qui.
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