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Bimba nata morta in ospedale
«Fatale un’asfissia
dovuta al cordone ombelicale»

MACERATA - I primi risultati dell'autopsia disposta dalla procura sul corpicino della piccola, figlia di una coppia di Appignano. La madre si era sottoposta a un monitoraggio il 21 dicembre e i macchinari non avevano rilevato nessun battito cardiaco del feto. Da lì il parto indotto. Indagate la ginecologa e un'ostetrica
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L’ospedale di Macerata

 

Bimba nata morta, fatale un’asfissia dovuta al cordone ombelicale. E’ questa una delle prime risposte arrivate dall’autopsia che si è svolta oggi sul corpicino della figlia di una coppia di Appignano. La tragedia si è consumata il 21 dicembre nell’ospedale di Macerata. Una gravidanza andata avanti senza particolari problemi. Giovedì 20 la coppia, lei ha 31 anni, ha sentito la piccola muoversi nella pancia. Il giorno dopo i due sono andati in ospedale per il monitoraggio, un esame semplice e di routine prima del parto, che generalmente si svolge alla 40esima settimana. Ma i macchinari non hanno registrato nessun battito cardiaco della piccola, ed è scattato l’allarme. La donna è stata così sottoposta a un parto indotto, ma la piccola è nata già morta.

La coppia, assistita dall’avvocato Fabrizio Giustozzi, ha così presentato un esposto in procura e il sostituto procuratore Luigi Ortenzi ha aperto un fascicolo per aborto colposo in merito alla morte intrauterina del feto. Iscrivendo nel registro degli indagati l’ostetrica, una 33enne di Macerata difesa dall’avvocato Claudio Marcolini, e la ginecologa, una 44enne di Cingoli difesa dal legale Fabio Tiranti e disponendo l’autopsia. «La mia assistita – dichiara l’avvocato Marcolini – quel giorno è entrata in servizio la sera, mentre i fatti si sono consumati la mattina. Non capiamo quindi perché sia stata coinvolta nell’inchiesta». Stamattina all’obitorio di Macerata il medico legale Cristian D’Ovidio dell’università di Chieti ha svolto l’esame sul corpicino. Per la famiglia ha partecipato il consulente Mauro Cirilli, per l’ostetrica e per la ginecologa il consulente era Roberto Scendoni. I primi risultati confermerebbero la morte per asfissia, dovuta alla presenza del cordone ombelicale intorno al collo. Non è escluso quindi che sia arrivata già morta in ospedale. Ma per avere risposte più precise bisognerà attendere le conclusioni  e i risultati degli esami istologici. Il medico legale nominato dalla procura si è preso 60 giorni di tempo.

(Gio. Def.)


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