Un ex sindaco (Pasquale Allevi) e tre tecnici (i dipendenti comunali Carlo Guaiani e Vincenzo Benessai e quello esterno Riccardo Adamoli): sono le persone finite nel mirino della Procura di Ascoli per il crollo del palasport di Villa Pigna avvenuto la notte del 17 gennaio 2017 durante una copiosa nevicata.
La Procura indaga per disastro colposo e crollo colposo ed ha notificato la chiusura delle indagini. Ora gli indagati hanno la facoltà di presentare memorie e/o farsi interrogare. Poi toccherà al pubblico ministero decidere se chiedere il rinvio a giudizio o prosciogliere gli indagati. Sotto accusa in particolare c’è il mancato collaudo definitivo della struttura costruita tra il 2000 e 2004 quando era sindaco Allevi. Sul caso interviene l’attuale primo cittadino Angelo Flaiani che ribadisce la posizione del Comune.
«L’Amministrazione comunale -afferma Flaiani- conferma la piena fiducia nel lavoro della magistratura e ne attende le risultanze con la massima disponibilità affinché le cause del crollo siano chiare e siano individuati gli eventuali responsabili. Dispiace umanamente apprendere che siano anche ex amministratori e dipendenti a doversi difendere dalle accuse della Procura, la speranza è che possano dimostrare la correttezza delle procedure. Confermiamo comunque ancora una volta quanto già comunicato nei giorni immediatamente successivi al crollo: nel caso in cui la Procura proceda ad un rinvio a giudizio il Comune si costituirà parte civile nel procedimento che ne seguirà al fine di vedersi riconosciuto il danno economico derivante dal crollo».
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