di Claudio Romanucci
I problemi di fine girone accantonati in un finale da set cinematografico, fatto di occasionissime, cartellini gialli e una rimonta bianconera che salva capra e cavoli e proietta l’Ascoli al mercato di gennaio con un altro animo e una classifica accettabile. In sala stampa arriva per primo Simoneandrea Ganz, autore del discusso (da Stroppa) quanto provvidenziale 3-2. «Forse ancora non mi rendo conto di quanto pesa questo gol – afferma il match winner – c’è da dire, comunque, che ogni giocatore che subentra in questa squadra si fa sempre trovare pronto. Dimostriamo che siamo un grande gruppo. Riguardo al mercato sanno gli addetti ai lavori se c’è da smembrare questo gruppo. Personalmente io sto bene qua, sono felice e spero di avere più spazio, non so chi dice che io abbia la valigia pronta. Sul giallo dopo il gol, non mi sono reso conto di essere già ammonito, nella testa avevo tante cose».
Poi è la volta di Beretta: «La squadra ha cuore e grinta. Dopo un inizio maluccio abbiamo preso due traverse, il gol di Brosco nella ripresa ci aiutato nella rimonta. Forse avevamo risentito nelle gambe la fatica di Palermo, all’intervallo ci siamo guardati in faccia poi gli ingressi di gente ‘fresca’ ha fatto il resto. Sul gol annullato del 2-2 l’ho toccata d’istinto, ero comunque sulla linea e poteva dare fuorigioco. Per il resto, c’è tanta felicità meritata: il pareggio con il Brescia ci aveva un po’ tagliato le gambe. La prova di Bacci? E’ stata positiva, è un ragazzo d’oro».
FAIR PLAY – Ospite oggi dell’Ascoli oggi è stato Davide Bartolini, il giovane arbitro ascolano aggredito un mese fa a Fermo al termine della gara di Terza Categoria fra Save the Youths M. Pacini e Cupra Marittima.
Il club bianconero lo ha invitato, insieme al presidente della sezione arbitri di Ascoli, Massimo Vallesi, per esprimere solidarietà e vicinanza a lui e ai giovani arbitri coinvolti in episodi simili negli ultimi mesi. Il presidente Giuliano Tosti ha consegnato a Davide la maglia di Ardemagni.
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