E’ in programma domani mattina (lunedì 7 gennaio) al Tribunale di Ascoli l’udienza preliminare a carico delle due persone arrestate il 2 settembre 2017 nei pressi della foce del Tronto dalla Guardia di Finanza. Si tratta del napoletano, ma residente a Recanati, Andrea Reccia e dell’albanese D.K.. Alla Sentina, in parte in mare e in parte sulla spiaggia, le Fiamme Gialle trovarono 2,3 tonnellate di marijuana (suddivisa in 112 colli) appena sbarcata da un potente motoscafo giunto alla foce del Tronto. Un sequestro record del valore di oltre 20 milioni di euro.
Nel furgone furono trovate anche 25 taniche di benzina per il rifornimento dell’imbarcazione che poi si dileguò nelle acque territoriali croate nonostante l’inseguimento da parte delle unit navali della Finanza di Ancona e San Benedetto. Reccia è difeso dall’avvocato fermano Massimo Di Bonaventura, mentre l’albanese dai legali Christian Schicchi di Ascoli e Paolo Cognini di Ancona.
La Procura, tramite il pm Cinzia Piccioni, contesta l’importazione e comunque la detenzione illecita della sostanza stupefacente in concorso con altre persone rimaste non identificate con l’aggravante di aver commesso il fatto per un quantitativo così ingente. Toccherà al giudice dell’udienza preliminare Barbara Caponnetti decidere se mandarli o meno a processo. Da parte della difesa dell’albanese ci sarebbe l’intenzione di arrivare ad un patteggiamento.
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