La corte di appello di ancona
La Corte di Appello di Ancona ha assolto “perché il fatto non sussiste” l’imprenditore Aldo Franceschetti, legale rappresentante della ditta bresciana Camuna Idroelettrica dall’accusa di incendio colposo per il rogo divampato a Montefortino nel luglio del 2013 in concomitanza con dei lavori di rifacimento di una condotta che porta l’acqua ad un impianto per la produzione di energia idroelettrica al lago di Gerosa. I giudici dorici, riformando totalmente la sentenza di primo grado del giudice ascolano Marco Bartoli che aveva invece comminato una pena di 2 anni, hanno invece riconosciuto la piena innocenza dell’imprenditore. In particolare nelle motivazioni si fa presente che anche lo stesso consulente del tribunale aveva rilevato il rispetto delle norme di sicurezza e che da nessun elemento indiziario è emerso con certezza quale sia stata la causa del primo incendio sviluppatosi il 31 luglio 2013. Inoltre lo stesso tecnico della Procura ha evidenziato che gli operai al lavoro hanno usato per il taglio della condotta una fiamma “ossiacetilenica” che non produce fiammelle o dardi in grado di dare vita ad incendi. Esclusa anche la violazione delle norme regionali che vietano il taglio dei boschi in quanto i lavori (commissionati dall’Enel Produzione) in corso a Gerosa vengono considerati “di prima necessità” per la cittadinanza.
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