Rifiuti e polemiche, Moreschini:
«Fabiani fa accordi con Castelli,
ma a Relluce c’è rischio ambientale»

LA POLEMICA non cenna a placarsi, col primo cittadino di Appignano che risponde duro all'omologo ascolano: «E’ davvero fantasioso dare la colpa a me della chiusura della discarica, le frane perimetrate nel piano d’assetto idrogeologico del fiume Tronto non le ho rilevate io ma tecnici molto più esperti di me»
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«E’ davvero fantasioso il sindaco di Ascoli Castelli nel dare la colpa a me della chiusura di Relluce, è surreale pensare che una sindaca di campagna di un comune di meno di 2.000 abitanti possa avere così tanto potere da riuscire a tenere chiusa una discarica per 4 anni, mi fa piacere che mi creda così importante».

Sara Moreschini (foto Vagnoni)

La polemica sulla gestione dei rifiuti non cenna a placarsi. E probabilmente non lo farà per ancora molto tempo. Dopo gli attacchi partiti dal primo cittadino ascolano Guido Castelli (leggi l’articolo) tocca all’omologo di Appignano del Tronto, Sara Moreschini, lanciare nuove bordate. «Ricordo al sindaco di Ascoli che il diniego al progetto della sesta vasca presentato dalla Ascoli Servizi Comunali è avvenuto esclusivamente per ragioni tecniche e sono tutte elencate in modo esauriente nelle decine di pagine che hanno contribuito a scrivere Arpam e settore ambiente della Provincia. -precisa la Moreschini- Ricordo inoltre che quando il settore ambiente della Provincia si è espresso sul sormonto della vasca 5 (quello che oggi autorizza il presidente Fabiani con una ordinanza emergenziale) ha emesso una determina dove non si esclude una evoluzione (anche retrovergente) del movimento franoso individuato, con tanto di “potenziale rischio ambientale”».

Guido Castelli

«Ricordo inoltre a Castelli -continua la sindaca- che le frane perimetrate nel piano d’assetto idrogeologico del fiume Tronto non le ho rilevate io ma tecnici molto più esperti di me. Con un ribasso del costo dell’abbancamento in discarica dovuto al trasferimento da Fermo a Relluce si riesce appunto a ridurre del 5% la tariffa. Questo accade oggi che hanno fatto i saldi di fine stagione per il sormonto su vasca 5 e che quindi si paga lo smaltimento 13 euro tonnellata, è chiaro che se la tariffa fosse normale ad esempio 103 euro tonnellata così come avevano stabilito per la vasca 6 (bocciata) la percentuale di riduzione sarebbe del solo 1-2% e questo Castelli lo sa, e dovrebbero saperlo tutti coloro che vogliono tornare a Relluce solo per una questione di tariffa. Tutto ciò avvalora quello che il Comune di Appignano dice da mesi ovvero che il rifiuto indifferenziato incide per una percentuale davvero risibile sulla Tari che pagano i cittadini».
«Per quanto riguarda le mie dimissioni dagli organi del Partito Democratico -è la conclusione- di certo non sono legate allo sbattere dei piedi di una ragazzina capricciosa, bensì a dei sani e concreti principi ed ideali di sinistra volti alla tutela dell’ambiente e della salute pubblica, condivisi in documenti e programmi di governo del Pd, ma disattesi dal presidente della Provincia Fabiani che preferisce fare accordi con il sindaco di Ascoli mettendo in atto ordinanze emergenziali piuttosto che tener fede ai principi di giustizia, di rotazione dei carichi ambientali, senza badare ai rischi che corre a caricare ancora su un versante oramai con forze resistenti oltre i limiti».

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