Al confine tra le arti,
sulle “Tracce” di Orlandoni

ASCOLI - Il documentario diretto da Guido Bandini, e incentrato sul poliedrico mondo dell'artista di Castelfidardo, verrà proiettato in anteprima presso la Galleria "Licini" il prossimo 10 febbraio. Nell'occasione spazio anche al nuovo innovativo progetto Geotag
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Espose nel 2008 presso l’area archeologica di Palazzo dei Capitani, proponendo un’antologia dei suoi lavori; un innovativo e interessante percorso artistico cominciato nel lontano 1990, in maniera completamente autodidatta. Oggi, a distanza di oltre 10 anni, Massimiliano Orlandoni torna tra le cento torri  per un’iniziativa in bilico tra tutta la sua poliedrica personalità. “Segno come confine” sulla linea che, almeno in teoria, divide architettura, arte e fotografia.

Orlandoni al lavoro sul nuovo progetto Geotag

L’appuntamento è per il 10 febbraio alle 17,15 presso la Galleria d’Arte Contemporanea “Licini”, dove verrà proiettato in prima assoluta il documentario “Tracce”, che il regista Guido Bandini ha dedicato alla poetica di Orlandoni. Il primo parlerà di come si è addentrato nel mondo dell’artista originario di Castelfidardo, mentre Orlandoni presenterà, attraverso una serie di immagini inedite, il suo nuovo progetto Geotag, definito come «una mappatura codificata al quale attingere per indagare la bellezza della natura e fermare la fugacità dello sguardo».
Un’altra bella iniziativa, dunque, per Arte Contemporanea Picena e per la rinnovata Galleria “Licini”, ormai sempre più centro di confronto e avanguardia; attualmente in corso c’è la mostra “The Undomestic House”, ma non va dimenticato il successo della personale del grande fotografo Mario Giacomelli.

Lu. Ca. 


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