“Servire Ascoli”, Di Ruscio presenta
la nuova lista di centrodestra

ASCOLI - Il movimento politico, che fa capo all'ex sindaco di Fermo e che in città è rappresentato dall'ex consigliere comunale Sergio Cinelli, giovedì 31 gennaio (17,30) alla libreria Rinascita. A seguire il convegno "Una nuova generazione di Liberi e Forti a 100 anni dall’appello di don Luigi Sturzo ai liberi e forti"
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Sarà presentato domani giovedì 31 gennaio il nuovo movimento politico “Servire Ascoli”, lista civica di centrodestra che si ispira agli ideali di don Luigi Sturzo, uno dei fondatori della vecchia Democrazia Cristiana. A presentarla, alle 17.30, presso la sala conferenze della Libreria Rinascita, sarà il coordinatore regionale del movimento “Servire le Marche”, Saturnino Di Ruscio ex sindaco di Fermo.

Sergio Cinelli

«L’obiettivo del movimento – spiega Di Ruscio – è quello di riunire le persone libere, in quanto responsabili, e forti, in quanto determinate, intorno a un progetto di rinascita che parta dalle nostre città». Parteciperanno anche il responsabile per Ascoli, Sergio Cinelli (già consigliere comunale dell’Udc e poi del Pdl), Giovanni Palladino economista e segretario nazionale del movimento “Servire l’Italia: Liberi e Forti”. A seguire, il convegno “Una nuova generazione di Liberi e Forti a 100 anni dall’appello di don Luigi Sturzo ai liberi e Forfi”.

«L’incontro – spiega Di Ruscio – nasce per ricordare a distanza di 100 anni l’Appello ai Liberi e Forti di Don Luigi Sturzo e per interrogarsi sul messaggio politico che quel documento racchiude: secondo lo storico Gabriele De Rosa, rappresenta uno dei documenti di maggiore impegno civile della nostra letteratura politica: “Una carta di identità perfettamente laica, senza riserve e pregiudiziali clericali di nessun genere”. Certamente 100 anni sono tanti e le indicazioni non possono essere seguite alla lettera, perché i tempi sono mutati ma i principi ispiratori e il metodo sturziano che ritroviamo nell’Appello ai Liberi e Forti sono ancora di grandissima attualità – prosegue Di Ruscio – si veda ad esempio l’alleanza tra impresa e lavoro che ha trovato in Olivetti la piena realizzazione e che può rappresentare una possibile via di uscita dalla crisi economica che attanaglia le nostre imprese. Di grandissima attualità sono le intuizioni relative all’Europa e alla Globalizzazione. Pertanto – conclude Di Ruscio – la presenza di Giovanni Palladino, già presidente del Centro Studi Internazionali dedicato a Luigi Sturzo ed il suo intervento rappresentano un momento importante di crescita e confronto sull’attualità del messaggio politico sturziano».


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