di Adriano Cespi
«Porteremo in Consiglio comunale la voce delle mamme e dei papà ascolani». Andrea Quaglietti, portavoce de “Il Popolo della Famiglia”, annuncia così l’idea di trasformare il movimento in lista civica. «Stiamo lavorando a questo progetto, che si posizionerà nell’area del centrodestra: le famiglie ascolane avranno finalmente degli esponenti politici che faranno sentire, direttamente nel “Palazzo”, la loro voce e difenderanno i loro interessi».
Un programma politico chiaro e semplice quello del Popolo della Famiglia, che alle ultime elezioni politiche del 4 marzo 2018, tra le cento torri, ha preso l’1,24% dei voti: «1000 euro al mese per ogni figlio nato fino all’età di 8 anni – spiega Quaglietti -: ecco quello che ci proponiamo di fare per rilanciare i consumi e la natalità. In città, esempio, negli ultimi dieci anni sono nati 1.200 bambini in meno rispetto alla media».
“Il Popolo della Famiglia” entro i prossimi quindici giorni riproporrà ad Ascoli, in Piazza del Popolo, ma anche a San Benedetto e Grottammare, i banchetti per la famiglia: «Si tratta appunto della raccolta firme che stiamo portando avanti in tutta Italia, e quindi anche qui nel Piceno, per creare un progetto di legge di iniziativa popolare mirato ad istituire il “Reddito di maternità”». Mentre ad Aprile (data ancora da fissare) nella sala Cola d’Amatrice, adiacente al chiostro di San Francesco, il leader nazionale del movimento, Mario Adinolfi, presenterà il suo libro ed illustrerà le linee guida de “Il Popolo della Famiglia”.
Intanto, a livello locale, Quaglietti sta incontrando i rappresentanti degli altri partiti e delle “civiche” del centrodestra: «Ribadisco, in Consiglio comunale ci saremo anche noi, con la nostra lista civica oppure con nostri candidati presenti in altre liste». Non solo famiglia, il movimento ha un’idea chiara anche su alcune grandi criticità cittadine. Una per tutte quella dei parcheggi: «E’ evidente che c’è da cambiare tutto. Secondo noi la gestione degli spazi di sosta, da quelli di Torricella e dell’ex Gil a quelli a raso, deve tornare in mano ai cittadini. Sarebbe ora, quindi, che il Comune cominci a studiare concretamente un modo per riacquistare questi parcheggi e metterli sotto gestione pubblica».
Quaglietti, quindi, chiosa con un avvertimento a quelle forze politiche di centrodestra ideologicamente vicine al movimento. «E’ ovvio che abbracceremo solo quei partiti o liste disposte a condividere le nostre politiche: da quelle per la famiglia, a quelle per il lavoro che ad Ascoli non c’è più, fino a quelle che prevedono la rivitalizzazione del commercio nel centro storico e lo sviluppo del turismo, vero e proprio motore economico per il futuro del capoluogo».
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