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Studio, ricerca e divulgazione per
il laboratorio sul sisma unico in Italia
Simulerà le scosse con due tavole vibranti

TAVOLA ROTONDA nella sede dell'Unione Montana del Tronto e Valfuvione sul progetto QuakeLab Center Vettore, che dovrebbe vedere la luce a Venarotta grazie ad un finanziamento di circa 20 milioni di euro. Il sindaco Salvi: «Studiare il fenomeno è fondamentale, quest'opera può ridare slancio e lustro all'entroterra in difficoltà»
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Un momento della tavola rotonda sul QuakeLab Center Vettore

di Luca Capponi 

(foto di Andrea Vagnoni)

QuakeLab Center Vettore, il dado è tratto; costerà sui 20 milioni di euro e avrà caratteristiche uniche, come ad esempio le due grandi tavole vibranti che simuleranno tramite oscillazione l’effetto del terremoto. In più, metterà sotto la stessa ala ingegneri e geologi. Sorgerà a Venarotta, in un’area industriale «adeguata a ospitare un’opera del genere, che può ridare slancio e lustro alla zona montana», come spiega il sindaco Fabio Salvi. «Studiare e provare a prevenire il sisma è un’esigenza di tutto il nostro territorio, possiamo conoscere meglio questo fenomeno sia a livello tecnico che sociale, non perdere questa occasione era per noi tutti fondamentale». I “tutti” a cui si riferisce Salvi sono i sindaci dei comuni dell’Unione Montana del Tronto e Valfuvione, soggetto promotore (insieme ad Anci e Camera di Commercio) di questo ambizioso progetto di cui si è parlato durante la tavola rotonda tenutasi nel pomeriggio di lunedì 4 febbraio nella sede della stessa unione, ad Ascoli.

Il sindaco di Venarotta Salvi

Presenti all’evento sia alcuni rappresentanti delle università che collaborano come Gianluca Tondi (Unicam), Stefano Lenci (Politecnica delle Marche), Mauro Saracco (Università di Macerata) ma soprattutto quelli istituzionali: oltre a Giuseppe Amici (presidente dell’Unione e sindaco di Palmiano), anche Aleandro Petrucci (Arquata), Sante Stangoni (Acquasanta), Guido Ianni (Roccafluvione), Sara Moreschini (Appignano), Fabio Polini (Castignano). Tra i Comuni aderenti c’è anche Montegallo. C’era anche l’onorevole Giorgia Latini, che ha garantito che si farà ambasciatrice dell’iniziativa, finanziata nell’ambito del “Patto per la ricostruzione e lo sviluppo della Regione Marche”, in quel di Roma.

Giuseppe Amici

«A chi ci chiede perché a Venarotta rispondo “perché no?”» prosegue Salvi. «Prediligendo sempre e solo la Vallata del Tronto rischiamo di dare la spallata definitiva all’entroterra. Questo progetto, invece, oltre a dare un valido contributo scientifico, punta pure su divulgazione e didattica e può fungere da volano a livello turistico. A chi parla di ubicazione troppo distante dalle principali vie di comunicazione rispondo che Ascoli è a 15 minuti e la Salaria a un passo, i ricercatori nelle grandi città compiono tragitti molto più lunghi di questo. Voglio rassicurare anche sull’impatto che il laboratorio avrà sul territorio: parliamo di una struttura che verrà calibrata in base all’ambiente circostante, la cui spesa maggiore, circa il 70%, sarà destinata a macchinari e attrezzature».

Il geologo Tondi

Tanti, si diceva, i soggetti coinvolti nel QuakeLab a cui si lavora in maniera preliminare già dai sei-sette mesi, dagli ordini professionali fino ai sindacati passando per associazioni di categoria, istituti scolastici ed associazioni. Tra i relatori della tavola rotonda, anche l’architetto Gabriella De Angelis (che lavora in Cile, altra nazione da sempre alle prese coi di terremoti) e Giuseppe Sestili dell’Istao, che coordina il progetto.

 

 

 

Il sindaco di Arquata Petrucci

Giuseppe Sestili dell’Istao

Stefano Lenci

Gabriella De Angelis


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