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Ascoli, l’ex Bonfiglio:
«Manca il salto di qualità
ma i playoff sono raggiungibili»

SERIE B - L'attaccante dei "Diabolici" gestisce una scuola calcio di 350 ragazzi insieme a Fabio Di Venanzio e Mauro Iachini. Crede nella sua vecchia squadra, e con Ciciretti non esclude un diverso modulo tattico
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Mario Bonfiglio quando giocava e segnava nell’Ascoli

di Bruno Ferretti

È stato uno dei protagonisti dell’Ascoli dei “Diabolici”, la squadra che nel 2002, guidata da Pillon, tornò in serie B dopo 7 anni C. Mario Bonfiglio, attaccante, siciliano di Messina, oggi ha 45 anni. Disputò tre campionati in bianconero (uno di C1, due di B) con 57 presenze e 14 gol. Poi, chiusa la carriera a Pisa, si stabilì ad Ascoli dove vive con la famiglia. Otto anni fa, insieme all’ex compagno di squadra Fabio Di Venanzio, aprì la scuola di calcio “Piccoli Diabolici”. “Si è molto sviluppata passando da 20 a 350 iscritti – rivela Bonfiglio – abbiamo ragazzi da 5 a 18 anni e curiamo il settore giovanile dell’Atletico Ascoli fino alla squadra Juniores. Il responsabile é Mauro Traini, mentre io e Di Venanzio siamo gli allenatori”.

Bonfiglio ha tirato gli ultimi calci con l’Atletico Azzurra Colli tra i dilettanti

Bonfiglio é rimasto legato all’Ascoli. “È una buona squadra, un po’ discontinua nei risultati – dice – ha fatto buone cose, ma quando ha avuto la possibilità di fare un salto di qualità non c’è riuscito. Peccato perché a parte tre, quattro squadre le altre non sono superiori. In B è importante muovere sempre la classifica, e a volte anche il pareggio va bene. L’Ascoli ha cercato di rinforzarsi al mercato, ma non è facile trovare gli uomini giusti a prezzi accessibili – prosegue Bonfiglio – la società ha fatto quello che poteva fra tante difficoltà. Cercava una punta centrale da alternare ad Ardemagni visto che ha problemi fisici e Beretta fatica a segnare. Ma non ha trovato l’uomo giusto. E così Ganz e Rosseti, che forse erano in uscita, sono rimasti”.

Per l’attacco ci vorrebbe uno come Bonfiglio… «No, meglio Sasà Bruno» scherza Bonfiglio ricordando il vecchio compagno di squadra che alla soglia dei 40 anni continua a segnare con il Rezzato in Serie D. E conclude: «È arrivato Ciciretti, attaccante esterno di ottime qualità tecniche – conclude l’ex bianconero – e questo potrebbe anche convincere l’allenatore a cambiare modulo tattico. Anche Ninkovic è bravo, ma in questo periodo non sta giocando ai suoi livelli. I portieri? C’è stata un po’ di confusione, adesso speriamo che Milinkovic-Savic si dimostri all’altezza e risolva il problema. Io comunque credo in questa squadra che fa ancora in tempo a raggiungere i playoff».


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