Si aggiunge un altro tassello al puzzle che inquadra il percorso di salvezza di Aerdorica. Un passaggio fondamentale per dare sostanza al piano concordatario per la messa in sicurezza ed il rilancio della società gestore del Sanzio. La Commissione europea ha approvato, in base alle norme Ue sugli aiuti di Stato, la ricapitalizzazione da 25 milioni di euro messi sul piatto dalla Regione. Un primo aiuto al salvataggio da 7,28 milioni – anticipo sul totale – era stato autorizzato da Bruxelles nel giugno 2017, e ora l’Europa fa sapere che l’intera partita è in linea con gli orientamenti della Commissione, che impongono alle imprese di elaborare un solido piano di ristrutturazione.
«Un’importante notizia che attendevamo da tempo e per la quale abbiamo lavorato a ritmo serrato. Un passaggio fondamentale per questa infrastruttura – commenta il presidente della Regione, Luca Ceriscioli -. Ora manca l’ultima fase del concordato, l’accettazione da parte dei creditori del piano di ristrutturazione, ma nello stesso tempo possiamo dire che si apre la prospettiva piena dello sviluppo di questa infrastruttura. Un socio privato potrà, con 15 milioni, finanziare la crescita dell’aeroporto, tanti voli garantiti sia per i passeggeri che per il cargo, oggi importante per tutte le imprese. Ringraziamo il Consiglio regionale che ci ha sempre creduto mettendo a disposizione le risorse, il management di Aerdorica che ha resistito in tempi difficilissimi e che inizia a guardare alle opportunità che questo scalo ci può ancora offrire». «Se il salvataggio dell’aeroporto di Falconara andrà in porto sarà merito della Regione – ricambia i ringraziamenti l’Amministratore unico di Aerdorica, Federica Massei, parlando all’agenzia Dire -. Non solo per il capitale apportato, necessario a ristrutturare il debito, ma anche per il lavoro strategico portato avanti in questi mesi».
Oltre ai soldi pubblici, i costi di ristrutturazione, per una società in rosso di circa 40 milioni di euro, saranno sostenuti e cofinanziati dai 15 milioni garantiti dal nuovo investitore Njord Adreanna srl, costola italiana del fondo anglo-svedese Njord Partners che ad inizio gennaio si è aggiudicata il bando per la sottoscrizione dell’aumento di capitale. Manca, appunto, solo un ultimo step prima di poter tirare definitivamente un sospiro di sollievo e scongiurare l’incubo del fallimento, e cioè l’adunanza dei creditori fissata per il 18 aprile, durante la quale varrà valutato il piano concordatario elaborato da Aerdorica. Se la maggioranza darà parere favorevole, il percorso di rilancio potrà finalmente prendere avvio.
Dalla sua pagina Facebook, il presidente dell’Assemblea legislativa, Antonio Mastrovincenzo, ha sottolineato come «la decisione della Commissione Europea confermi la bontà delle scelte di Giunta e Consiglio regionale, che aveva approvato il 5 giugno 2018 la variazione di bilancio in Aula». Anche i sindacati Filt Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti salutano con favore il via libera al salvataggio di Aerdorica, ma si dicono preoccupati dal fatto che l’ingresso privato nel capitale di Aerdorica possa prevedere un piano di ristrutturazione e, tra le misure compensative, l’esternalizzazione dei servizi a terra. «Siamo contrari ad operazioni di dumping contrattuale, si scaricherebbe di nuovo sui lavoratori il costo della ristrutturazione – puntano i piedi le sigle –: vogliamo conoscere i piani industriali della nuova società e non vogliamo esuberi di personale. I lavoratori hanno già dato con tagli pesanti ai propri salari e con gli ammortizzatori sociali in atto».
Intanto, per lunedì è convocata in Prefettura una riunione per la seconda fase di raffreddamento.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati