Bianconeri sotto la curva sud al fischio finale: il mea culpa è solo all’inizio (Foto Edo)
di Andrea Ferretti
L’Ascoli, beffato al 94°, può prendersela solo con se stesso. Una bordata di Kragl, colpevolmente lasciato calciare (anche se da oltre 25 metri), regala un insperato punto al Foggia. La beffa e il mea culpa diventano doppi perchè pochi secondi prima del 2-2, Ninkovic & C. potevano chiudere la gara sul 3-1. Ma il mix egoismo-ingenuità si rivela letale, e adesso la squadra di Vivarini deve trascorrere i prossimi giorni a leccarsi le ferite per aver perso la grande opportunità di riportarsi a ridosso della zona playoff con la seconda vittoria in quattro giorni dopo quella di Cremona.
Vivarini lascia di nuovo Ciciretti in panchina e fa turnover con Casarini e Frattesi al posto di Troiano e Cavion. Assenti lo squalificato Padella e gli infortunati Ardemagni e D’Elia. Al posto di quest’ultimo, per la prima dall’inizio c’è Rubin, giunto proprio dal Foggia al mercato di gennaio in cambio di Ingrosso (in panchina), altro ex come Beretta e come il preparatore dei portieri rossoneri, Di Bitonto, numero uno bianconero dal 1997 al 2000. Curioso il derby in panchina tra i responsabili degli staff sanitari: il dottor Antonio Macchiarola del Foggia e il fratello Giuseppe dell’Ascoli. Nel Foggia, reduce dal contestato (con velenose code) pari interno col Benevento, è seguito al “Del Duca” da 900 tifosi, Padalino deve fare a meno dello squalificato Gerbo e degli infortunati Tonucci e Camporese. Chiaretti, che col Benevento si è fratturato la mandibola, parte dalla panchina. Con lui, a sorpresa, anche due pezzi da novanta come Kragl e Iemmello, sostituiti da Matarese e Cicerelli.
Passano poco più di tre minuti e, sugli sviluppi del primo angolo a favore, il Foggia si divora un gol con Mazzeo che spara addosso a Milinkovic. La palla si impenna, Valentini si scontra con Busellato e il difensore cade male, si infortuna alla spalla e getta la spugna. Al 12’ Ascoli in gol: Beretta è testardo, raggiunge una spizzata di Rosseti e centra per il compagno che controlla, si gira e scarica un destro solo sfiorato dal portiere. La difesa dov’è? Dopo due minuti il Foggia rischia il bis: a fil di palo la spizzata di testa di Frattesi. Il Foggia, sembra assurdo, abbassa il ritorno ma sulla prima vera fiammata (30’) pareggia. Rubin e Frattesi si fanno uccellare da Matarese, poi Brosco rinvia sui piedi di Deli che fa l’1-1 da un metro. Al 39’ Beretta deve solo appoggiare in rete ma spara addosso a Leali. A rimediare ci pensa Ninkovic (44’) che si procura e poi trasforma un calcio di punizione alla sua maniera.
Nella ripresa Vivarini getta nella mischia Ciciretti al posto di Rosseti e Padalino risponde con Iemmello e Kragl per Deli e Matarese. Questi ultimi due non pungono, ma a tirare fuori le castagne dal fuoco ci pensa Kragl con un missile di rara potenza.
ASCOLI (4-3-1-2): Milinkovic-Savic; Laverone, Brosco, Valentini (7’pt Quaranta), Rubin; Frattesi, Casarini, Addae; Ninkovic; Beretta (36’st Cavion), Rosseti (11’st Ciciretti). A disposizione: Bacci, Scevola, Andreoni, Troiano, Iniguez, Baldini, Chajia, Ngombo, Ganz. Allenatore: Vivarini.
FOGGIA (4-3-3): Leali; Ngawa, Billong, Martinelli, Ranieri; Busellato, Greco, Deli (17’st Iemmello); Matarese (25’st Kragl), Mazzeo, Cicerelli (36’st Chiaretti) A disposizione: Noppert, Loiacono, Zambelli, Boldor, Ingrosso, Agnelli, Marcucci, Galano. Allenatore: Padalino.
Arbitro: Giua di Olbia (assistenti Baccini e Capone, quarto ufficiale Volpi).
Reti: 12’pt Rosseti (A), 30’pt Deli (F), 44’pt Ninkovic (A), 49’st Kragl (F).
Note: spettatori 6.157 (2.586 paganti e 3.571 abbonati) per un incasso di 48.601 euro (24.629 euro al botteghino, più 23.971 euro quota abbonati). Ammoniti: Deli (F) e Frattesi (A) per simulazione di fallo; Busellato (F), Ngawa (F), Addae (A), Ranieri (F), Beretta (A) e Cavion (A) tutti per gioco falloso. Angoli 4-3 per il Foggia. Recupero 2’+6′.
LA FOTOGALLERY DI EDO
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