Offida, parte la maratona di Carnevale
Chiavi della città in mano a “La Gabbia”
Foto e video

IL SINDACO LUCCIARINI ha consegnato il simbolo del "potere" cittadino alla congrega fondata nel 1993: «Avevo deciso già da un anno, il loro merito è di aver appassionato le nuove generazioni». Presenti alla cerimonia del Serpente Aureo tutti gli altri storici gruppi. Il ricordo di Ciabattoni e Troiani
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Carnevale Storico di Offida - La consegna delle chiavi della città

di Martina Fabiani

Non serve attendere la cerimonia di consegna delle chiavi della città alle Congreghe per respirare aria di carnevale ad Offida. Il carnevale è ed è sempre stato uno stato d’animo, un modo di essere offidani. Dal giovedì grasso a “Lu bov fint”, dai veglioni a “li vlurd” e, nel mentre, qualche serata danzereccia dai Talebani. La festa più colorata dell’anno offre, dunque, svariate occasioni di aggregazione e convivialità nel rispetto delle più antiche tradizioni.

La platea del Serpente Aureo

“Nativa carnevalesca”, la popolazione offidana questa mattina si è svegliata curiosa di scoprire quale congrega avrebbe ottenuto le chiavi della città, quindi riconoscimento e “potere”. «Avevo deciso un anno fa a chi consegnare le chiavi -afferma il sindaco Valerio Lucciarini– questa notte alle tre ho avuto un ripensamento, ma poi sono tornato all’idea originaria». L’onore è andato alla congrega “La Gabbia”, fondata nel 1993 da un gruppo di amici amanti della musica. «”La Gabbia” ha una sua importanza specifica -prosegue il primo cittadino- quella di aver appassionato le nuove generazioni».

Perché essere parte di una congrega non vuol dire solo animare ed interpretare in maniera peculiare il carnevale, ma anche seguire dei riti e delle tradizioni da tramandare ai nuovi adepti. Ogni congrega, infatti, possiede degli abiti e uno stendardo riconoscibili e segue una precisa organizzazione. «Sono più emozionato adesso che un mese fa quando ho presentato il libro -dichiara Igino Massaroni, membro della congrega vincitrice- un grazie va a tutti voi». Un Teatro Serpente Aureo gremito, quello di questa mattina, giovedì grasso 28 marzo. Presente, oltre alla cittadinanza, tutta l’amministrazione comunale, alcune classi primarie e i rappresentanti di tutte le altre congreghe: “I Leoni”, “I Tirolesi”, “La Ciuvetta”, “Gli Orsi”, “Ptona”, “La Guazza”, “Gli Scozzesi”, “Allegra nobiltà”, “Ciorpento”, “La Mangusta”, Lù pa che l’olio”, “I Cappucci Rossi”, “Il Gancio” e infine “L’Aquila”, ex vincitrice.

La cerimonia si è aperta con un omaggio a Ciro Ciabattoni, scomparso lo scorso agosto. Dal palco centrale il sindaco ha letto una lettera per il maestro, a cui ha fatto seguito un video in ricordo della sua persona. Un pensiero è andato anche al giovane Dario Troiani. Consegnate poi due pergamene del Carnevale Storico Offidano a Maurizio Franchi (congrega Ciorpento) e ai “Nativi Offida” perché «tengono alto il nome del nostro carnevale», precisa Lucciarini.
È stato Longino Carducci, sindaco di Offida dal 1986 al 1992, ad introdurre nel 1987 il rito della consegna delle chiavi, momento goliardico e celebrativo allo stesso tempo e che dà ufficialmente il via alla settimana più festosa dell’anno. Mentre si attende trepidamente il “Bove finto” di domani, stasera, per le vie del centro, le congreghe faranno ballare tutta la popolazione e chiunque vorrà ricevere un assaggio carnascialesco.

 


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