di Renato Pierantozzi
Rifiuti, via libera al sormonto della vasca numero 1 del sito di Geta in località Alto Bretta. Il Tar delle Marche, infatti, ha respinto il ricorso dei comitati ambientalisti dando il via al progetto denominato sormonto vasca 1 localizzato nella valle del Bretta autorizzato dalla Provincia di Ascoli. In particolare i comitati “Tutela delle Colline Picene”, “Tutela del Bretta” e “Ci Rifiutiamo” avevano impugnato il provvedimento con cui la Provincia di Ascoli Piceno rilasciò parere favorevole in merito al progetto di sormonto della vasca esaurita.
Il Tribunale amministrativo, invece, con sentenza del 28 febbraio ha respinto le istanze proposte dai comitati confermando la correttezza dell’operato da parte della Provincia di Ascoli.
Il giudizio traeva origine da un più ampio contenzioso presente tra i comitati ambientalisti e la Provincia di Ascoli, diretto a dirimere conflitti inerenti la possibilità di utilizzare ulteriormente la discarica di Alto Bretta che, secondo l’opinione dei comitati, non poteva accogliere ulteriormente rifiuti. Secondo l’opinione della Provincia di Ascoli, invece, sussistendo una situazione emergenziale per i rifiuti nel territorio provinciale, il progetto era da ritenersi utile e necessario. Nel processo, le difese della Provincia di Ascoli Piceno, rappresentata dall’avvocato sambenedettese Laura Capecci, hanno avuto accoglimento. Il Tribunale ha ritenuto corretto l’operato della Provincia di Ascol non solo sotto l’aspetto dell’iter amministrativo seguito, non ravvisando vizi di natura procedurale, ma ha ritenuto corretto l’operato di Palazzo San Filippo anche sotto l’aspetto sostanziale, considerando che il progetto di sormonto della vasca non va a ledere normative in materia di diritto della salute o diritto ambientale. In questo modo, inoltre, i rifiuti non dovranno essere trasferiti fuori provincia con aggravio dei costi a carico dei cittadini. Il sito di Geta è la soluzione individuata, insieme al sormonto in atto anche a Relluce, per tamponare l’emergenza rifiuti nei primi mesi del 2019 decisa a fine dicembre dall’assemblea dei sindaci dell’Ata.
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