Sopra, la preparazione dei ravioli alla Loggia dei Mercanti. Sotto, un momento del raduno cosplay all’auditorium “Neroni”
Da Star Wars a Super Mario, dai Blues Brothers al Trono di Spade ed Harry Potter. In mezzo, la tradizione che più tradizione non si può: quella dei ravioli “incaciati”, dove il termine sta a definire la massiccia presenza di cacio su uno dei piatti tipici del Carnevale.
Un sabato tra novità e vecchie usanze nel centro storico della città. Prima il raduno dei cosplay all’auditorium “Neroni”, divenuto ormai da qualche anno appuntamento fisso per gli amanti del genere, vale a dire coloro che amano vestirsi, non solo nel periodo carnascialesco, ispirandosi ai personaggi di videogiochi, fumetti, cartoon e mondo “nerd” in generale. Anche quest’anno partecipato, ricco di spunti e costumi realizzati con perizia e dovizia di particolari.
Poco lontano si consuma, qui con una storia più che decennale, la mitica “raviolata” organizzata da “Li Precise” sotto la Loggia dei Mercanti. Centinaia di succulente bontà servite in maniera gratuita ai partecipanti, per uno dei momenti imperdibili del periodo, contraddistinto da un piatto povero (proprio come il Carnevale ascolano, fatto di maschere semplici, dirette, spesso geniali) ma gustosissimo. Un Carnevale che è pronto a entrare nel clou, domenica 3 e martedì 5 marzo, con l’esilarante concorsone mascherato e mille altre iniziative collaterali.
E la domenica è iniziata alla grande, complice anche stavolta una giornata decisamente primaverile. Fin dalle prime ore della mattina il centro di Ascoli è stato preso d’assalto da migliaia di persone che si sono riversate nelle strade e nelle piazze. Parcheggi pieni e code di auto in prossimità di quello di Torricella. Ma la domenica mattina di Carnevale, come da tradizione, ad Ascoli diventano protagoniste le maschere singole, affidate ai veterani del Carnevale ascolano.
Lu. Ca.
LA FOTOGALLERY DI ANDREA VAGNONI
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