Terremoti, la faglia del Vettore
spezzò anche il Colosseo

ASCOLI - Lo rivela uno studio pubblicato sulla rivista Tectonics. Gli scienziati hanno individuato le "cicatrici" lasciate da deformazioni precedenti del suolo frutto di almeno sei terremoti distruttivi
...

La cresta del Vettore “aperta” dal sisma

Dal Monte Vettore al Colosseo. Secondo un recente studio condotto dagli esperti del Cnr e delle Università La Sapienza di Roma e “D’Annunzio” di Chieti-Pescara, il sistema di faglie della montagna ascolana è stato anche responsabile del terremoto che nel V secolo danneggiò molti monumenti di epoca romana, compreso il Colosseo. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Tectonics dimostrando che questa faglia genera terremoti distruttivi a intervalli compresi fra 1.500 e 2.100 anni circa. Lo studio è guidato da Paolo Galli, sismologo del Dipartimento nazionale della Protezione civile e dell’Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria del Consiglio Nazionale delle Ricerche  ed è stato condotoa con le università Sapienza di Roma e Gabriele D’Annunzio di Chieti-Pescara. In particolare nell’area del cratere del Centro Italia, i ricercatori hanno scavato trincee a cavallo delle rotture superficiali e delle deformazioni generate dai sismi e, studiando le caratteristiche geologiche della roccia, hanno ricostruito i terremoti generati in passato dalla faglia del Monte Vettore. «Sapevamo in passato quella faglia aveva rilasciato forti terremoti, ma non era associata a terremoti avvenuti in tempi storici, cioè annotati nei registri o nelle fonti storiche», ha dichiarato all’ agenzia Ansa Edoardo Peronace dell’Igag-Cnr. E così gli scienziati hanno individuato le “cicatrici” lasciate da deformazioni precedenti del suolo e hanno dimostrato che lo stesso sistema di faglie ha generato in passato almeno sei terremoti distruttivi. Il penultimo è stato quello avvenuto nel 443 d.C., che ha lasciato il segno nei danni prodotti a chiese paleocristiane e a monumenti noti, primo fra tutti il Colosseo. E’ un risultato che, secondo i ricercatori, indica che anche altre faglie silenti potrebbero essere una minaccia: per questo vanno studiate e considerate al fine della mitigazione del rischio sismico.

rp


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




X