Poteva e doveva essere solo una giornata di sana competizione, sorrisi e applausi. E invece una nota stonata non fa altro che confermare quanto già tristemente noto: lo spirito sportivo degli adulti a volte, e sempre più spesso, si assenta per lasciare spazio a grettezza e ignoranza, dando un pessimo esempio alle nuove generazioni. Di casi, purtroppo, se ne contano a decine.
Lo striscione misteriosamente sparito
L’ultimo arriva dalla piscina comunale di via Spalvieri, dove nel pomeriggio di domenica 10 marzo si sono svolte le gare dei piccoli nuotatori del settore propaganda. Tra le società iscritte anche l’ascolana Albatros Nuoto Gioia. Il resto è la madre di un atleta, Sabrina Marozzi, a raccontarlo. «Al termine delle gare -spiega- lo striscione che portiamo con noi da anni è sparito. Era rimasto attaccato come ogni volta alle tribune ma è bastato un momento di assenza da parte dei genitori ed ecco il risultato. Abbiamo chiesto spiegazioni al personale di vasca ed alla reception, visto che le gare erano terminate, ma niente. Nessuno ha visto lo striscione, è stato impossibile ritrovarlo. Lo portiamo con noi in tutte le piscine delle Marche e un paio di volte era già successo di dimenticarlo, ma ci era stato sempre restituito».
La signora non ci ha pensato su due volte ed ha sporto denuncia contro ignoti ai Carabinieri: «Non solo io ma tutti gli altri genitori siamo molto rattristati, a prescindere da chi sia stato non si tratta di un bel messaggio per i giovani. D’altronde non siamo in presenza di un oggetto piccolo che si può smarrire, quindi è evidente che qualcuno ha voluto fare un dispetto. Il fatto è che il dispetto l’hanno fatto in primis ai bambini, poiché quello striscione era di mio figlio e non della società. Un gesto davvero vergognoso».
Cosa aggiungere a questa vicenda? Niente altro.
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