Amianto nelle macerie del sisma,
quattro indagati:
c’è anche il direttore del Cosmari

MACERATA - Blitz della Forestale nell'azienda di smaltimento e in altre ditte esterne: prelevati campioni da analizzare. Giuseppe Giampaoli, insieme ai tre titolari delle altre tre aziende, si dice tranquillo: «Siamo assolutamente sicuri di operare nel rispetto della legge»
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Giampaoli tra le macerie accatastate al Cosmari

Amianto nelle macerie del sisma, quattro indagati: c’è anche il direttore del Cosmari Giuseppe Giampaoli. Continua l’inchiesta coordinata dalla procura di Macerata e condotta dai carabinieri forestali, iniziata a maggio dell’anno scorso dopo che alcune fibre di amianto vennero trovate mescolate ad altri rifiuti destinati alla ricostruzione in un’azienda della provincia e al Cosmari. L’ipotesi di reato per cui si procede è lo smaltimento non autorizzato di rifiuti contenenti amianto e sono quattro le persone iscritte nel registro degli indagati, tre responsabili di ditte esterne e Giampaoli appunto, in qualità di direttore del Cosmari. Giovedì la forestale e l’Arpam hanno effettuato un sopralluogo nel Cosmari, dove arrivano le migliaia di tonnellate di macerie da tutta la regione, e prelevato alcuni campioni che saranno poi analizzati per verificare l’eventuale presenza della fibra tossica. La procedura, infatti, prevede che le macerie del terremoto convergano al Cosmari dove materiali nocivi come l’amianto vengono separati. Poi, l’amianto, viene inviato ad altre aziende che si occupano del trattamento al fine della riutilizzazione. Mentre le macerie trattate vengono riutilizzate nella ricostruzione, nella realizzazione delle sae o delle strade. Un procedimento molto complesso, soprattutto quando i rifiuti edili sono così piccoli da richiedere un intervento a mano per prelevare l’amianto. Il punto quindi è capire se l’amianto sia effettivamente rimasto nel materiale utilizzato per la ricostruzione. Si dice del tutto tranquillo Giampaoli. «Hanno fatto dei prelievi al Cosmari e in altre ditte – spiega il direttore –  vedremo i risultati. Noi stiamo facendo il nostro lavoro e siamo assolutamente sicuri di operare nel rispetto della legge. Mi rendo conto che l’argomento è delicato, ma noi stiamo facendo il massimo nel migliore modo possibile. E non a caso le Marche sono state lodate proprio per lo smaltimento delle macerie». Certo è che di amianto nelle macerie ce n’è e molte devono ancora essere recuperate dalla strade.  

 


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