di Martina Fabiani
Si è tenuto questa mattina presso il Teatro Serpente Aureo di Offida l’appuntamento “Tutti con i giusti”, organizzato dall’Istituto comprensivo “Falcone e Borsellino” di Offida (scuola Primaria e Secondaria di I grado) in collaborazione con il Comune. «I giusti sono coloro che innalzano il valore sociale, umano ed economico delle nazioni – ha affermato il sindaco Valerio Lucciarini – e coloro che hanno messo a repentaglio le proprie esistenze per poterne salvare delle altre». Una mattinata, quella di oggi, che fa da cornice alla “Giornata dei Giusti”, istituita nel 2012 dal Palamento Europeo su idea dell’associazione Gariwo (Gardens of the Righteous Worldwide), e celebrata il 6 maggio. Anche la cittadina di Offida ha voluto fare propria questa giornata per ribadire che le diversità non vanno stigmatizzate e commemorare chi ha risposto con umanità e solidarietà ai totalitarismi. Presenti le classi quinte del tempo pieno e modulare e le classi prima, seconda e terza media delle sezioni A e B. A ognuna di loro è stata consegnata una bandiera europea affinché gli studenti ricordino di essere parte di una Unione che ha tratteggiato la pace, che si pone a difesa dell’uguaglianza e del rispetto reciproco. L’evento si è aperto con il saluto via video di Gabriele Nissim, presidente dell’Associazione Gariwo. «Ricordare le idee dei giusti vuol dire riaffermare un’idea di libertà attraverso la quale seminare ed aprire nuove prospettive», queste le parole di Nissim. Infatti, anche nelle condizioni di estrema difficoltà, l’essere umano può far ricorso alle sue facoltà più alte per costruirsi un futuro migliore.
Alcuni dei ragazzi seduti sul palco hanno preso la parola per leggere un testo riguardante la storia dei “Giusti”. Tale termine, infatti, dopo la Seconda Guerra Mondiale, è stato collegato ai non-Ebrei che hanno agito per salvare gli ebrei dal genocidio. I Giusti vengono insigniti di un riconoscimento e a loro viene dedicata la piantumazione di un albero nel “Giardino dei Giusti” presso lo Yad Vashem, l’Istituto per la memoria della Shoah di Gerusalemme; tale pratica nella tradizione ebraica sta a significare la volontà di mantenere vivo il ricordo di una persona cara. Gli studenti, attraverso le loro letture, hanno ricordato come tra coloro che si sono distinti per la difesa dei valori umani ci siano anche degli offidani. È il caso delle famiglie Talamonti Adelino, Talamonti Camillo, Piersimoni Antonio e Ciabattoni Umberto che salvarono la vita alla famiglia ebrea Ventura. Oggi, nel 2019, le forme di violenza e violazione delle libertà non hanno cessato di esistere, semplicemente hanno assunto altre vesti. È per questo che, durante la mattinata, sono stati trattati anche i temi del bullismo e cyberbullismo, piaghe dei giorni nostri. Ne ha parlato la Psicologa e Psicoterapeuta dell’Unione dei Comuni della Vallata, Francesca Maltesi. La dottoressa, mediante video e slide, ha dimostrato come la conoscenza di tali fenomeni sia il primo passo per poterli contrastare. «No all’indifferenza e sì alla resilienza – ha affermato la Maltesi – è importante che la persona sviluppi un pensiero critico che gli permetta, nel tempo, di rielaborare fasi di sofferenza». La giornata dei giusti ha lasciato spazio anche a manifestazioni artistiche: sono stati esposti al Teatro gli elaborati grafici realizzati dagli alunni e proiettata la performance di Sand Art circa il tema del bullismo dell’artista Ermelinda Coccia.
«Questa manifestazione mette insieme diverse agenzie e realtà e in questo momento l’unione è fondamentale – ha dichiarato il dirigente dell’Istituto Comprensivo Falcone e Borsellino Daniele Marini – il male torna ciclicamente sotto diverse spoglie ed è importante non essere mai sordi di fronte alle ingiustizie». La mattinata è terminata al “Giardino dei Giusti di Offida”, accanto alla chiesa di Santa Maria della Rocca.
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