Mister Vivarini con Ciciretti, definito come “il colpo del mercato della B” (Foto Edo)
di Bruno Ferretti
Mortificante. Umiliante. Vergognoso. Il 7-0 incassato dall’Ascoli a Lecce nel recupero si commenta da solo. I bianconeri sono scesi in campo senza la necessaria concentrazione facendosi prendere a pallonate dall’avversario che ha dominato la partita dall’inizio alla fine regalando in pomeriggio di gol e spettacolo ai propri tifosi, mentre i 178 sostenitori bianconeri hanno lasciato lo stadio già prima dell’intervallo per anticipare il lunghissimo viaggio di ritorno di 550 chilometri.
Il monologo leccese è iniziato dopo soli 4 minuti con Tabanelli: al 31′ i pugliesi conducevano 5-0 avendo realizzato ben 5 gol in 27 minuti ad un Ascoli passivo, incapace di reagire. La brutta copia della squadra che una settimana prima aveva pareggiato a Verona mettendo in difficoltà gli scaligeri. Ora il Lecce è a ridosso delle prime due: il Palermo (a un punto) e la capolista Brescia (a due). La corsa per la promozione diretta in serie A sta diventando incandescente.
A Lecce era un recupero e quindi l’Ascoli, a parte la figuraccia, non ha perso punti rispetto alle rivali che non hanno giocato. Mancano 9 partite alla fine del campionato e i bianconeri (fermi a quota 32) devono riprendere la marcia. A partire da sabato prossimo al “Del Duca” contro il Benevento, altra squadra in piena corsa playoff.
Sul banco degli imputati, con la squadra e il suo allenatore Vivarini, anche il diesse Tesoro che ha costruito (male) la squadra pur prendendo – nelle due sessioni di mercato – un numero record di calciatori, molti dei quali si sono rivelati inadeguati per la Serie B.
L’Ascoli a Lecce ha incassato la sconfitta più pesante degli ultimi 35 anni. Era l’11 settembre 1983 quando i bianconeri persero con lo stesso punteggio (7-0) a Torino con la Juventus. Era la prima giornata del campionato di Serie A 1983-84, poi vinto proprio dalla Juve stellare di Trapattoni. L’Ascoli fu travolto, ma poi seppe riprendersi raggiungendo una salvezza piuttosto tranquilla. Questo il tabellino di quel 7-0. Juventus: Tacconi, Gentile, Cabrini, Bonini (15’st Caricola), Brio, Scirea, Penzo, Tardelli (25’st Vignola), Rossi, Platini, Boniek. Ascoli: Corti, Mandorlini, Citterio, Trifunovic, Menichini, Bogoni, Novellino, De Vecchi, Borghi (1’st Pochesci), Nicolini, Juary. L’arbitro era Paparesta di Bari. I gol: 11’pt e 25’pt Rossi, 24’pt e 45’st Penzo, 43’pt e 6’st su rigore Platini, 37’st Boniek.
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