Mister Vincenzo Vivarini e il patron bianconero Massimo Pulcinelli (Foto Edo)
di Bruno Ferretti
L’Ascoli di Vivarini, nato male al mercato estivo e peggiorato dopo quello di gennaio, sta disputando un campionato anonimo dove molte cadute si sono alternate a qualche giorno gloria. Davvero pochi in verità. La squadra, a futura memoria, verrà ricordata come “quella che perse 7-0 a Lecce”, ovvero il giorno in cui i bianconeri hanno toccato il fondo. Una maniera davvero singolare per ripagare l’affetto dei 178 tifosi presenti che si sono sobbarcati 1.100 chilometri (tra andata e ritorno) e un viaggio notturno. Se ne sono andati tutti prima della fine del primo tempo, subito dopo il 5-0. Delusi. Mortificati. Umiliati.
E sono tornate alla mente le dichiarazioni di Vivarini alla vigilia: «Non firmo mai per il pareggio, preferisco giocarmi le partite». Come è andata a Lecce, purtroppo, lo hanno visto tutti. Un punticino avrebbe fatto molto comodo, e invece l’Ascoli ha incassato 5 gol in 27 minuti, probabilmente un primato negativo per quanto riguarda partite ufficiali.
In ritiro punitivo a Roma, i bianconeri staranno meditando sugli innumerevoli (e gravissimi) errori commessi, aspettando l’occasione del riscatto, magari già sabato prossimo contro il Benevento al “Del Duca”. Mancano 9 partite (4 in casa, 5 fuori) e l’Ascoli, ora fermo a quota 32, per salvarsi dovrà conquistarne più o meno uno a partita. Si confida molto nel ritorno di Ardemagni, dopo oltre tre mesi di assenza per infortunio, e sopreattutto dei suoi gol visto che ne ha realizzati solo 4 avendo comunque giocato pochissimo. Contro il Benevenuto rientreranno anche Laverone (squalifica scontata) e Frattesi reduce dagli impegni con l’Under 20, ma non ci saranno Addae e Ninkovic squalificati. L’Ascoli ha toccato il fondo: avrà la forza per risollevarsi?
NEL RITORNO SOLO 8 PUNTI – Questa la classifica parziale delle prime 10 giornate del girone di ritorno: Lecce e Brescia 18 punti, Verona 16, Cosenza, Livorno e Perugia15, Cittadella, Benevento, Foggia e Crotone 14, Pescara 13, Palermo 12, Padova 11, Salernitana 10, Cremonese 9, Ascoli e Spezia 8, Venezia 7, Carpi 5. Graduatoria in cui va considerato chi ha già osservato il proprio turno di riposo: Livorno, Benevento, Perugia, Ascoli, Venezia, Palermo, Cittadella, Cremonese, Carpi e Brescia. L’Ascoli è in netto ritardo rispetto al girone di andata quando ha raccolto 24 punti. Ma può recuperare.
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