La casa circondariale di Marino del Tronto
Negli ultimi quattro mesi peggiora il sovraffollamento nel carcere ascolano di Marino del Tronto e in quello di Ancona. Migliora invece la situazione in quelli di Fermo e Pesaro. La situazione nelle carceri marchigiane resta comunque critica per quattro istituti su sei, con una presenza di 936 detenuti (di cui 20 donne e 313 stranieri) contro una capienza regolamentare di 897 posti. I picchi maggiori a Fermo con un tasso di sovraffollamento al 48,8% (61 detenuti su 41 posti) e Pesaro al 44,4% (221 detenuti su 153 posti). In difficoltà Ancona al 19,9% (307 detenuti su 256 posti) e Ascoli al 5,8% (110 detenuti su 104 posti). Posti liberi al Barcaglione di Ancona e Fossombrone (Pesaro).
Sono dati che emergono dall’analisi di Uecoop Marche (l’Unione europea delle cooperative) che si basa su quelli del Ministero di Giustizia e che sono relativi all’allarme lanciato dal garante nazionali dei diritti delle persone detenute o private della libertà che ha così relazionato al Parlamento. In Italia, nelle celle, ci sono 50.514 posti per 60.472 reclusi. Record (negativo) al carcere di Lecce con picchi oltre il 66%, mentre quelli napoletani sono al 44,3% (Poggio Reale) e 41,7% (Secondigliano). A seguire: 33,2% Rebibbia (Roma), 31,7% Le Vallette (Torino), 44,1% Opera (Milano), 31,4% San Vittore (Milano), 27% Santa Maria Capua Vetere (Caserta), 9% Pagliarelli (Palermo). L’unico in regola, tra gli istituti più grandi e famosi, è il carcere di Bollate (Milano) dove ci sono addirittura meno reclusi (1.238) di quelli che può ospitare (1.252).
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati