Ricostruzione e ritardi, Landini:
«C’è bisogno di norme speciali,
noi pronti a farci sentire»

ARQUATA - Il segretario della Cgil ha iniziato il suo viaggio nelle zone del sisma partendo da Pretare. Prima l'incontro coi sindaci del cratere, poi la tavola rotonda: «Il personale speciale non può essere precario, è una delle tante contraddizioni di questa situazione. Non faccio campagna elettorale, qui per ascoltare»
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Il segretario Landini a Pretare di Arquata (Ap)

di Luca Capponi 

(Foto e video di Andrea Vagnoni)

«La mia è solo una constatazione, ma Landini è il primo, e finora unico, esponente sindacale che si è fatto vedere qui. Lo ha fatto in un momento in cui il via vai iniziale di politici e personaggi è scemato e tutti sembrano averci dimenticato: questo ci fa immensamente piacere e gli rende onore». Le parole arrivano dal sindaco di Arquata Aleandro Petrucci, uno che come noto non le manda a dire, nel bene e nel male. Il saluto, come si evince, è per il segretario nazionale della Cgil Maurizio Landini, che ha deciso di iniziare il suo giro nelle zone terremotate proprio da Arquata, esattamente dalla frazione di Pretare dove è stato accolto da una sala piena e partecipe.

Landini e il sindaco di Arquata Petrucci

Prima di arrivare in loco, intorno alle 10,30 di giovedì 4 aprile, Landini ha incontrato i sindaci del cratere piceno, ascoltando e recependo le istanze di tutti. «Il fatto principale che è emerso dal confronto riguarda i ritardi nella ricostruzione -spiega il segretario Cgil- che in casi come Arquata non è mai partita visto lo stato delle macerie. Non si può gestire una situazione straordinaria con norme ordinarie, occorrono norme speciali che favoriscano i passaggi burocratici, ancora troppo farraginosi. Il pericolo numero uno, qui, è la mancanza di lavoro e lo spopolamento che ne sta derivando. Comprendo pienamente, poi, come le persone siano stufe di aspettare, a quasi tre anni dal sisma: nostro dovere è ascoltare, stare in mezzo alla gente e fare da tramite affinché questi problemi vengano affrontati da chi è al Governo. In caso contrario, saremo i primi a farci sentire».

«Landini mi piace, anche se prima quando era alla guida della Fiom era più attaccante e adesso, col ruolo che ricopre, si è calmato un po’ diventando…centrocampista» lo pungola Petrucci. «Anche i centrocampisti a volte possono arrabbiarsi (lui usa un altro termine…) e tirare in porta» ribadisce Landini. «Non è possibile -va avanti- che il personale assunto nei Comuni e negli uffici speciali per far fronte alle pratiche di ricostruzione sia precario, è una delle tante contraddizioni in essere. Stesso discorso per quanto riguarda l’operato dei precedenti governi: ricominciare da capo anche dinanzi a cose fatte nel modo giusto non è ammissibile. Lungaggini e ritardi non sono più contemplati. non sono qui per fare campagna elettorale, ma per stare a sentire».

Al tavolo con Landini c’erano anche la segretaria provinciale Cgil Barbara Nicolai ed il segretario organizzativo Angelo Alfonsi. Ad intervenire, poi, anche rappresentanti delle diverse realtà del cratere piceno, da Roccafluvione fino ad Acquasanta Terme, passando per i rappresentanti dei lavoratori di Whirlpool (Comunanza) e Unimer (Arquata). Tutti concordi nel dire che l’entroterra, già in difficoltà prima del sisma del 2016, non può e non deve essere abbandonato a se stesso e a problemi che svariano in tutti i campi, dalla sanità, alle infrastrutture fino al sociale. Parola anche al presidente della Provincia Sergio Fabiani, mentre il platea c’erano anche Emidio Nardini e Pietro Frenquellucci, due tra i candidati sindaco ad Ascoli, e l’ex presidente della Provincia Pietro Colonnella.

«La puntualità degli interventi di chi ha parlato prima di me potrebbe essere da esempio per Governo e Commissario -ribadisce Landini-. Il terremoto ha sicuramente aggravato i problemi, l’idea di ricostruzione e rilancio deve passare attraverso la valorizzazione e politiche diverse a quelle attuali, che mettano i giovani in condizione di garantirsi un futuro qui».

 

 

 

 

Barbara Nicolai

Il presidente della Provincia Fabiani.


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