«Adesso che stai in cielo, con la tua voglia di lavorare, ti sarai già messo a cucire i vestiti per gli angeli. Riposati Luigi». Queste parole di don Francesco Mangani, nel corso dell’omelia, fanno capire molto del carattere di Luigi Massi, lo stilista ascolano dell’Atelier Versace, il cui funerale si è svolto oggi pomeriggio in un Duomo gremitissimo.
Ascoli ha voluto tributare uno straordinario omaggio di affetto e di rispetto a questo grande artista simbolo del made in Italy nell’alta moda. Luigi Massi, 57 anni a giugno, lo stilista delle dive, è stato stroncato a Milano, nella sua abitazione, da un infarto fulminante. Non vedendolo arrivare al lavoro, lui sempre puntuale, i colleghi si sono preoccupati e si sono rivolti ai Carabinieri. Quella mattina Luigi aveva anche l’appuntamento per una importante intervista. Si è capito subito che era accaduto qualcosa di grave. La chiave era all’interno. Sfondata la porta, è stato trovato cadavere. Non ha avuto il tempo di chiedere aiuto. Una morte improvvisa che ha provocato immenso dolore e sconcerto.
Anche sua madre, storica sarta ascolana di Porta Romana, alla quale era affezionatissimo, e dalla quale aveva appreso i segreti del mestiere, è morta a causa di problemi cardiaci. Un atroce destino. La cerimonia funebre è stata celebrata dal vescovo Giovanni D’Ercole, don Francesco Mangani, caro e grande amico del defunto, ed altri sacerdoti. Donatella Versace, con la quale Luigi aveva lavorato dopo la morte di Gianni Versace, ha fatto pervenire una corona. Lunedì a Milano, in una chiesa vicino all’Atelier Versace, verrà celebrata una messa in memoria. Tutto il suo team di lavoro, e altri colleghi e amici milanesi, hanno partecipato al funerale. Tutti a ricordare la sua bontà d’animo e la sua bravura. Ed hanno voluto far notare come, giungendo ad Ascoli, hanno avuto chiara la percezione di quanto Luigi fosse amato e rispettato. Uno stilista dall’eccezionale creatività. Lui disegnava, tagliava e cuciva i vestiti delle dive. Un artista della moda sui generis. Un vero maestro.
Nel corso della cerimonia particolarmente significativa la testimonianza di Pina Traini, anima dell’associazione “Il Portico di Padre Brown” della quale faceva parte anche Luigi, che ha ricordato la dolcezza, la disponibilità e le qualità dello stilista. Presenti, naturalmente, le sue tre sorelle, e tutti i familiari. Nel corso della cerimonia funebre il tenore Giovanni Vitelli ha cantato alcuni brani di musica sacra. La salma verrà cremata e tumulata nel cimitero di Ascoli. Luigi riposerà accanto alla madre.
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