Coppa Paolino Teodori
tra entusiasmo e delusione

Soddisfazione per i numerosi riconoscimenti, ma grande delusione per i mancati lavori sul tratto di strada dove il 28, 29 e 30 giugno prossimi si svolgerà la corsa. Comincia così la 58esima Coppa Paolino Teodori, la storica cronoscalata Ascoli-San Marco che negli anni si è spostata nel tratto di strada che va dal pianoro di San Marco a Colle San Giacomo, organizzata dall’Automobil Club Ascoli-Fermo e dal gruppo sportivo dello stesso Automobil Club.

La partenza della cronoscalata

E’ quanto emerge dalla conferenza stampa cui hanno preso parte Elio Galanti (presidente Aci), Gianni Cuccioloni (presidente Gruppo sportivo Automobil Club Ascoli), Paolino Teodori junior (nipote di Paolino Teodori cui è intitolata la corsa), Maurizio Curzi (ingegnere, ex dirigente del Comune di Ascoli che per trent’anni si occupato di lavori pubblici). La manifestazione, uno dei fiore all’occhiello della città, rientra nel calendario della “Coppa Europea della montagna”, ma c’è un tracciato, quello della Provinciale 76, che ha assolutamente bisogno di lavori di manutenzione. E tutti concordano sul rischio (concreto) che la Coppa Paolino Teodori possa perdere, proprio per queste carenze, la validità internazionale.

Galanti: «La Coppa Teodori insieme alla Quintana e al Carnevale è tra le manifestazioni più importanti di Ascoli. Si tratta di una delle migliori gare automobilistiche europee, ma il percorso è purtroppo il peggiore. C’è un manto stradale da rifare, compresa la segnaletica orizzontale e diversi guardrail da sistemare».

Cuccioloni e Teodori evidenziano che «dopo la gara dello scorso anno, nei rapporti che abbiamo ricvevuto da Fia e Aci Sport c’erano ottime valutazioni sulla gara, ma anche le gravi carenze strutturali come la segnaletica orizzontale assente, l’asfalto pieno di buche di toppe e guardarail da riparare. Come ogni anno abbiamo mandato una istanza alla Provincia, in cui proponiamo gli interventi da fare nell’arco di tre anni, ma non abbiamo avuto risposta. Andrebbe poi considerato che si tratta di un evento che sui social ha raggiunto un milione e mezzo di visualizzazioni».

Curzi: «Su quel tratto di strada, di soli cinque chilometri, sfrecciano bolidi ad oltre 200 orari e al momento è un pericolo. Auspichiamo che la strada possa passare dalla Provincia alla Regione che così, insieme all’Anas, potrebbe svolgere un lavoro migliore».