Emidio Mandozzi
di Claudio Felicetti
A dieci giorni dalla presentazione delle liste, recependo le esortazioni di molti elettori delusi e cogliendo le difficoltà a organizzarsi delle varie forze politiche, l’ex sindaco ed ex vice presidente della Provincia Emidio Mandozzi rompe gli indugi, entra in lizza alla guida della lista civica “Spinetoli bene in Comune” e lancia la sfida ad Alessandro Luciani, candidato ufficiale del Pd nonché attuale primo cittadino. Per presentare i punti salienti del programma, ieri sera Mandozzi ha chiamato a raccolta al cinema “B. Gigli” di Pagliare donne e uomini di buona volontà decisi a sostenerlo nel duello all’ultimo voto con Luciani. Un uditorio politicamente variegato e trasversale, quello del “Gigli”, in cui spiccano autorevoli componenti dell’Amministrazione, come l’assessora Giuseppina Ballatori, il presidente del Consiglio comunale Duilio Ortenzi, il consigliere di opposizione Roberto Pagnoni, ma anche esponenti di forze politiche come Fratelli d’Italia, Udc e Movimento 5 Stelle. Tra le circa 200 persone presenti, anche i delusi del Pd e della Sinistra in generale, molto critici sull’operato dell’attuale Giunta, che vedono in Mandozzi, oltreché un uomo di esperienza, un collante delle varie sensibilità politiche e una speranza di cambiamento nella gestione amministrativa. Forte di una esperienza decennale maturata sia in municipio che nell’Amministrazione provinciale, dopo un periodo che lo ha visto impegnato in progetti lontani dalla politica, Mandozzi torna a lavorare per il suo territorio »con un rinnovato entusiasmo e con nuove energie».
«La mia candidatura non prende spunto da motivazioni personali – ha esordito il candidato sindaco – ma dalla voglia di trasferire passione e competenza ai giovani che vorranno lavorare alla composizione della nostra squadra e, poi, si spera, all’amministrazione del paese». Un invito, quello ai giovani, ricorrente per tutta la durata dell’assemblea. «Il nome che abbiamo scelto per la nostra lista – ha spiegato Mandozzi – non è un semplice slogan: l’esigenza primaria da cui prende spunto il nostro impegno si fonda sulla necessità di chiamare tutti a contribuire al miglioramento della qualità della vita del nostro territorio attraverso la partecipazione e il confronto nella gestione della pubblica amministrazione».
Giusy Ballatori e Duilio Ortenzi
Tre i capisaldi del manifesto elettorale di Mandozzi: ascolto, condivisione, decisione. Quindi i requisiti dei candidati: competenza, impegno e, soprattutto, la capacità di mettere la propria esperienza al servizio di tutti. Inevitabile, perciò, il richiamo ai risultati positivi delle sue gestioni. A partire dalla pista ciclopedonale. «Ci furono critiche e polemiche – ha ricordato Mandozzi – perché sembrava una cosa inutile recuperare la sponda del fiume e permettere la pratica sportiva nella natura. Ma anche per il centro di educazione ambientale “Oasi La Valle” non fu facile, a causa di difficoltà legali relative al lascito vincolato». E poi gli orti per gli anziani e il parco verde davanti alla chiesa nuova di Pagliare, realizzato in appena undici mesi. «Venticinque anni fa – ha proseguito – pensammo di riqualificare il un centro storico cadente acquistando le case abbandonate e poi abbiamo investito molto con lungimiranza». Ecco dunque la necessità della riqualificazione del centro storico di Spinetoli anche come volano del modello di accoglienza turistica e culturale che contribuisca al rilancio delle attività economiche.
Gabriella Giulia Pulcini
Ma è soprattutto su manutenzione e cura dell’arredo urbano che Mandozzi pone l’accento: «Ci deve essere attenzione per la qualità della vita, occorre tenere bene i parchi e renderli fruibili. Ma servono anche i controlli e quindi più vigili (»prima erano in cinque, ora ce n’è uno solo per 8000 abitanti»). Non manca il riferimento all’ospedale di eccellenza, grande opportunità per il territorio che il Comune deve favorire. E, in vista della campagna elettorale, l’ex sindaco cita una frase del giudice Giovanni Falcone: «Occorre ricordarsi non delle parole dette, ma delle cose fatte».
Sono seguiti alcuni interventi. La professoressa Gabriella Giulia Pulcini si è augurata un ritorno ai valori culturali, auspicando l’attivazione di un museo della civiltà contadina e di una biblioteca. Marino Giostra, indimenticato esponente della Destra locale, ha bollato l’attuale amministrazione come «la peggiore degli ultimi decenni», mentre Claudio Pierantozzi, da ex apprezzato calciatore bianconero ha sollecitato il recupero delle strutture sportive deteriorate e abbandonate. Infine Paola D’Angelo ha evidenziato la necessità di ridare una bella immagine al centro storico del capoluogo.
«Vi chiedo di darci la fiducia come anni fa e ridare speranza ai nostri giovani – ha concluso Mandozzi – Ho voluto mettermi a disposizione della comunità, da domani lavoreremo insieme alle persone disponibili che hanno idee, il coraggio di dire quello che pensano, senza pregiudizi e preclusioni, e che vogliono il bene di questo territorio».
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