Il Cristo Morto esce dalla chiesa: la processione sta per iniziare
Sono arrivate anche da molto lontano le migliaia di persone che nella notte del Venerdì Santo hanno partecipato a Monteprandone alla processione del Cristo Morto. Il paese e la sua popolosa frazione di Centobuchi hanno vissuto una giornata particolarmente intensa per questo momento così atteso in occasione della Pasqua, che coinvolge non solo tutti i resisdenti, ma anche tanti fedeli che si sono riversati nel popoloso centro della vallata del Tronto, provenienti dai paesi vicini, da quelli dell’entroterra e anche dalle località della costa sia marchigiana che abruzzese.
Questa di Monteprandone è una storia che affonda le sue radici a 160 anni fa, e che anche stavolta ha fatto riferimento alla parrocchia di San Niccolò di Bari. E’ da lì che intorno alle ore 21 si è mossa la processione che, come da tradizione, ha seguito il percorso che si è snodato attraverso via Corso, piazza dell’Aquila, via Borgo da Mare, poi di nuovo verso Borgo da Monte, case popolari, via Leopardi, parco della Rimembranza, via Allegretti, via Corso, piazza dell’Aquila, via Roma e infine il ritorno nella chiesa parrocchiale.
Nel 1847 la “Confraternita della morte e della pietà” decise di commissionare allo scultore ascolano Emidio Paci la statua lignea, ma la processione si perde nella notte dei tempi. Intorno all’anno 1000, infatti, i monaci di Farfa il giorno del Venerdì Santo portavano in processione per il paese la grande croce con i segni della passione. Nel 1859 per la prima volta la bara fu portata in processione dalla Confraternita.
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