La protesta di Tuccini
Si, ce l’aveva con le Istituzioni Angelo Tuccini quando, il giorno della riapertura a Montemonaco del suo negozio “La bottega della Cuccagna”, ha provocatoriamente esposto una bara, per rivendicare la mancanza di un sostegno (leggi articolo del 13 aprile). Ma non certo con il sindaco di Montemonaco Onorato Corbelli che, sentendosi chiamato in causa, ha risposto precisando di aver fatto tutto quanto poteva per impedire che “La bottega della cuccagna” dovesse lasciare Montemonaco (leggi l’articolo del 19 aprile). Non solo. Tuccini ha affermato di aver dovuto chiudere lo storico locale che occupava da anni perché inagibile a causa del terremoto. Il sindaco lo ha smentito. «Sono io a firmare le ordinanze e nessuna ha riguardato il negozio di Tuccini». Per chiarire quanto emerso dal commento di Corbelli, è Tuccini stavolta a voler fare delle precisazioni. Ed anche una riflessione sullo stato dei fatti a Montemonaco e in tutti i luoghi dei Sibillini. In merito all’inagibilità del vecchio negozio ecco la spiegazione dell’imprenditore: «I piani superiori dello stabile dove si trovava il mio negozio hanno ricevuto l’ordinanza di inagibilità. Non il mio locale, è vero. Ma i danni subiti dalle altre parti dell’edificio hanno provocato perdite d’acqua che hanno allagato il mio negozio. Non potevo rimanere lì, ma non avendo l’inagibilità, non ho potuto usufruire dei contributi per la delocalizzazione». Sul motivo della protesta, invece, Tuccini aggiunge: «A scanso di equivoci vorrei precisare che la mia lamentela nei confronti delle Istituzioni non era rivolta al sindaco ma alla situazione generale che stanno vivendo Montemonaco e gli altri paesi della zona. Sono ancora tante le difficoltà che la gente del posto deve affrontare a causa di danni diretti del sisma e di quelli indotti. Primo tra tutti il calo di visitatori che mette a rischio di sopravvivenza le attività. Ma siamo tutti profondamente legati alla nostra terra – continua Tuccini – ed è qui che vogliamo rimanere o tornare. Se riusciamo a farlo è quasi esclusivamente grazie alla nostra tenacia e alla forza di volontà. Nel mio caso ho avuto un grande supporto da parte della mia famiglia. Ma è importante – conclude – che le attività commerciali restino a Montemonaco, così da portare nelle nostre zone sempre più gente. Su questo io e il sindaco siamo pienamente d’accordo».
m.n.g.
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