Matteo Ardemagni: 8 gol in 15 presenze, una media da capocannoniere (Foto Edo)
di Bruno Ferretti
Il solito Ascoli, la solita rimonta degli avversari. Proprio come era accaduto due settimane fa a La Spezia, la squadra di Vivarini ha disputato un ottimo primo tempo andando al riposo con il doppio vantaggio (0-2). La vittoria sembrava in tasca e invece nella ripresa è tornato in campo un altro Ascoli che ha consentito all’avversario di rialzare la testa e mettere a segno la rimonta. A La Spezia c’era stato addirittura il sorpasso e l’Ascoli era uscito sconfitto 3-2. Stavolta é andata un po’ meglio chiudendo con un pareggio. I bianconeri, evidentemente non hanno imparato la reazione incassando l’ennesima rimonta e perdendo punti che sembravano già al sicuro in cassaforte. E’ fin troppo evidente il limite caratteriale e di concentrazione di una squadra che non sa gestire il vantaggio, anche quando è piuttosto cospicuo. Una carenza di personalità anche se giocatori di esperienza non mancano, come Lanni, Valentini, Troiano, Ardemagni, Casarini, Padella.
Il pareggio a Cittadella è servito solo a timbrare la salvezza, ma il traguardo playoff resta un bel sogno. L’Ascoli è salito a quota 43, ma è stato superato dalla Cremonese (45) che ha battuto il Foggia. All’ottavo posto rimane il Cittadella con 46 punti, gli stessi del Perugia. E mercoledì c’è proprio Perugia-Cittadella. In caso di parità, resta avanti il Cittadella in virtù del 2-2 dell’andata e della miglior differenza reti. Tutto questo, però, Cremonese permettendo. Se i grigiorossi dovessero infatti vincere a Carpi, e Perugia-Cittadella pareggiare, si ritroverebbero da soli all’ottavo posto. Addirittura al settimo in caso di sconfitta dello Spezia a Palermo. In calendario sono rimaste tre partite. L’Ascoli dovrebbe fare bottino pieno o quasi, mentre le altre in corsa playoff dovrebbero… addormentarsi. É credibile? La speranza é l’ultima a morire, d’accordo, ma illudersi non giova a nessuno.
A Cittadella senza la traversa iniziale colpita dai veneti, il gol di Scappini annullato per fuorigioco e alcuni salvataggi di Lanni, sarebbe finita peggio. E stavolta non c’è niente da obiettare sull’operato dell’arbitro. Nessun alibi al quale aggrapparsi. L’Ascoli può fare soltanto una sana autocritica per quello che poteva essere ma non è stato. Mercoledì 1 maggio (ore 18) turno infrasettimanale sul campo del Brescia capolista. Quel Brescia che, dopo la sconfitta a Lecce (1-0), si giocherà la promozione in A. La comitiva bianconera da Cittadella si è recata direttamente a Brescia in attesa della seconda trasferta consecutiva al nord. Domenica sera sono arrivati anche Addae e Laverone assenti a Cittadella.
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