di Andrea Ferretti
La nuova tribuna est, la maglia celebrativa per le 150 presenze in bianconero a Lanni e Addae, il ricordo de “Gli Angeli di Appignano”. Tre buoni motivi per poter dire “c’ero anch’io”. Al “Del Duca” va in scena l’ultima partita casalinga della stagione. Ascoli-Palermo è una partita di calcio, ma soprattutto una festa in cui si intrecciano amarcord, gioia e un velo di tristezza. All’inaugurazione (quella ufficiale col taglio del nastro la farà il successore del sindaco Castelli alla prima in casa del prossimo campionato) è presente colui al quale è statop intitolato il nuovo settore. Il grande Carlo Mazzone, un bel pezzo di storia bianconera, il decano degli allenatori italiani che con 795 panchine è il recordman della Serie A. Lo applaude lo stadio intero, compresi i tifosi della sud che per l’occasione si sono spostati in tribuna est. Con Carletto ci sono la moglie Maria Pia, i figli Sabrina e Massimo, i nipoti e il piccolo pronipote Cristian in maglia bianconera. In tribuna, invece, siedono i familiari dei quattro ragazzi di Appignano del Tronto che morirorno dodici anni fa in incidente stradale, travolti da un furgone guidato da un rom ubriaco, oggi un uomo libero.
E veniamo al calcio giocato. L’Ascoli vuole congedarsi al meglio dal proprio pubblico. Il Palermo cerca i tre punti per poi giocarsi la promozione diretta in A all’ultima giornata. Ma sulla testa dei rosanero non può non esserci la spada di Damocle del deferimento. Vivarini recupera Ciciretti ma non Ninkovic, a letto con la febbre. Nella lista degli assenti, con Beretta e Rosseti, anche Brosco per un risentimento al ginocchio. In campo, dall’inizio, come a Brescia, c’è Chajia. Tornano titolari Laverone e Padella. Rossi presenta il suo Palermo senza gli infortunati Chochev, Salvi e Nestorovski, e per la corsia di destra preferisce Szyminski a Rispoli. Quasi speculari i moduli, visto che Vivarini stavolta rinuncia alle due punte piazzando Ciciretti e Chajia alle spalle di Ardemagni.
La gara sonnecchia, e anche parecchio. Lavoro di routine per i due portieri e occasioni zero nella prima mezzora. Poi al 34′ Palermo vicino al gol: spizzata di testa in mischia, Jajalo si avventa in spaccata sul pallone ma non ci arriva per pochi centimetri. L’Ascoli vuole andare al riposo con pari occasioni, e infatti al 40′ Ardemagni serve Chajia che impegna Brignoli.
Decisamente più viva la ripresa. All’11’ lanni ribatte la conclusione ravvicinata di Moreo. Sono le prove generali del gol, che arriva infatti al 15′. Stavolta l’attaccante si ritrova tra i piedi la palla buona dopo il traversone di Szyminski: 0-1 e palla al centro. L’Ascoli non ci sta e si riversa in attacco. Il vantaggio del Palermo dura tre minuti perchè al 18′ Addae festeggia la sua 150esima in bianconero con una deviazione decisiva sottomisura: 1-1. La squadra di Rossi affonda quasi sempre a destra e al 25′ va di nuovo vicino al gol con un’azione come quella del gol, ma a Puscas non riesce la deviazione decisiva. E ancora da quella parte al 37′ arriva l’azione che porta alla rete annullata a Trajkovski. Forse c’è un fallo, forse è fuorigioco: le proteste rosanero sono inutili. Micidiale la ripartenza del Palermo che al 41′ porta Jajalo a servire un assist al bacio per l’inserimento di Haas il quale, con una finta, mette seduto Lanni e segna il gol del vittoria che tiene vive le speranze promozione del Palermo. A questo punto Vivarini regala la gioia dell’esordio all’attaccante Coly. Poi il triplice fischio. Alla fine la squadra viene chiamata dai tifosi sotto la nuova tribuna, applaudita e festeggiata nonostante la sconfitta. L’amore e la passione per i colori bianconeri sono infiniti. Ma il campionato dell’Ascoli, quello vero, era già archiviato prima di Ascoli-Palermo.
ASCOLI (4-3-2-1): Lanni; Laverone, Padella, Valentini, D’Elia; Addae (32’st Frattesi), Casarini, Cavion; Chajia (42’st Coly), Ciciretti; Ardemagni. A disposizione: Milinkovic-Savic, Scevola, Andreoni, Quaranta, Rubin, Iniguez, Troiano, Baldini, Ganz, Ngombo. Allenatore: Vivarini.
PALERMO (4-3-1-2): Brignoli; Szyminski, Bellusci, Rajkovic, Mazzotta (48’st Aleesami); Murawski (25’st Fiordilino), Jajalo, Haas; Trajkovski; Moreo, Puscas (32’st Falletti). A disposizione: Pomini, Rispoli, Accardi, Gunnarsson, Ingegneri, Pirrello, Lo Faso. Allenatore: Rossi.
Arbitro: Fourneau di Roma (assistenti Imperiale di Genova e Tardino di Milano, quarto ufficiale Prontera di Bologna).
Reti: 15’st Moreo (P), 18’st Addae (A), 41’st Haan (P).
Note: spettatori 6.541 (2.970 paganti di cui 146 provenienti da Palermo e 3.571 abbonati), incasso 45.543 euro (al botteghino 21.571 euro, quota abbonati 23.971 euro). Ammoniti: Moreo (P), Rajkovic (P), Casarini (A), Szyminski (P) per gioco falloso, Jajalo (P) per proteste. Angoli 4-3 per l’Ascoli. Recupero 0’+6′.
LA FOTOGALLERY DI EDO
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