La squadra del Pd
per Pietro Frenquellucci,
Ameli: «Vinceremo al ballottaggio»

ASCOLI - Il segretario Angelo Procaccini: «Il nostro candidato è l'unica persona che non ha carriere da costruire o poltrone da difendere». Frenquellucci: «Mentre gli altri litigavano noi eravamo al lavoro per mettere a punto le proposte per la città. Anche se per qualcuno il programma si può scrivere in tre giorni»
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I candidati del Pd

Il Pd suona la carica a favore della candidatura a sindaco di Pietro Frenquellucci presentando la lista dei 32 candidati. «Spero che i cittadini -esordisce il segretario Angelo Procaccini– non perdano tempo davanti a teatrini e interessi personali. Al candidato Nardini voglio dire che rappresenta persone che sono di sinistra e odiano a prescindere il Pd anteponendolo al bene comune della nostra città. Capisco che c’è a sinistra la tendenza verso l’ottimo, ma in parrocchia mi hanno insegnato che spesso l’ ottimo è nemico del bene. Nardini ha scelto e lo rispetto e con lui abbiamo avuto colloqui piacevoli sulla Costituzione e l’antifascismo. Mi appello ai suoi sostenitori che sostenevano quattro e cinque anni fa la Girardi e la Acciarri: prima di entrare nell’urna pensateci bene. Il Pd si è rinnovato non tanto anagraficamente ma politicamente mettendo in campo energie più fresche con liste civiche e la sinistra storica senza capi bastone per bene città. Il Pd ha rinunciato al candidato per uscire dalla propria autoreferenziata. Frenquellucci è l’unica persona candidata che non ha nessuna poltrone da difendere o carriere da costruire. vuole solo rigenerare e cambiare la città che ha incontrato solo nel Pd e per cui si vuole mettere in gioco». «Al ballottaggio vinciamo le elezioni -dice il capogruppo Francesco Ameli– finalmente si sta scoperchiando il velo della città con il ventriloquo di Castelli, i migliori alleati del sindaco come  i 5Stelle e chi si professa come cambiamento dopo aver amministrato venti anni fa. Siamo noi l’unica alternativa a questa povertà politica. Non c’è nessuna proposta per rinnegare venti anni di questo governo per mettere al centro l’interesse pubblico, mentre noi siamo un partito che c’è stato sempre in consiglio comunale. Sul Prg non ci siamo astenuti, mentre la bonifica Carbon è ancora ferma al palo. Quando scendemmo in piazza contro l’illuminazione a led dove erano i 5Stelle? Senza parlare di Fioravanti che ora dice di volerla cambiare. Vogliamo cambiare pensando a temi sul sociale e sull’ambiente, mentre  i rappresentanti dei comitati che si candidano nelle liste di Fdi. Noi siamo quelli per il sì e non per il no per fare vivere Ascoli, pensiamo ai commercianti, ai cittadini più deboli. Mentre nessuno dice nulla se uno muore di freddo, noi vogliamo far risorgere la città dall’apatia a cui è stata costretta. Siamo la vera primavera della città di fronte al medioevo». In lista c’è anche la professoressa Maria Stella Origlia: «Le malefatte della destra sono evidenti e davanti agli occhi di tutti -dice – Non chiediamo il voto per promettere qualcosa o posti di lavoro, ma garantendo l’impegno e lo studio. Tutti noi abbiamo un lavoro. Lasceremo una città migliore. Nel programma di Frenquellucci c’è l’impegno per la persona umana». «Abbiamo un centro storico non più vivibile per i residenti -dice Giancarlo Alboini– e una città che viene abbandonata dai nostri giovani. E’ il momento di cambiare per dare una svolta ed una prospettiva nuova». In lista c’è anche il docente universitario Ludovico Romagni che venerdì sera terrà un incontro alla libreria Rinascita. «Ad Ascoli c’è degrado -aggiunge Carlo Colonnella- che non riguarda solo monumenti, ma anche della classe politica in 20 anni non ha creato opportunità dando vita al deserto. Basta andare all’Annunziata o alla Fortezza Pia e non bastano eventi singoli come lo stadio e Fritto Misto a rilanciarla». «La persona fa la differenza -dice Katy Gaspari– e dobbiamo alla città l’occasione grande di elevare il livello culturale dei ragazzi che si sta abbassando sempre di più. Bisogna ripartire dalla cultura dando occasione di poter emergere. I ragazzi bravissimi ora stanno tutti fuori». «Arriviamo a queste elezioni con un progetto -dice Natalia Virgulti– che si è arricchito e concretizzato con il programma di Pietro. Non vogliamo lasciare nessuno indietro ripartendo dalle piccole cose». «Serve un cambiamento -aggiunge Ambra Panichi- non facendo più partire i giovani dando loro la possibilità di rimanere. Una città senza giovani è una città senza futuro». In lista anche la giovanissima Mara Piconi. «Ascoli era fatta di tante persone che hanno bisogno di essere rassicurate -aggiunge Roberta Fabiani– Spero che questa nuova primavere porti idee che pensino al futuro. Non vorrei che i miei figli debbano andare fuori per sviluppare le proprie competenze». «Non possiamo permetterci altri cinque anni così -dice Valentina Bellini– Frenquellucci si è messo a disposizione dando un’opportunità a questa città».

IL CANDIDATO SINDACO Infine la parole è andata a Pietro Frenquellucci che non risparmia stoccate agli altri sfidanti: «Tutti insieme abbiamo dato un momento di speranza a questa città -dice- che vogliamo concretizzare portando la speranza nel palazzo comunale. Non potremo altro. Noi vogliamo proiettare Ascoli nel futuro, gli altri invece negli accordi di piccolo cabotaggio. Quando il candidato sindaco dei 5stelle pone come primo punto quello di rivedere tutti i contratti dell’amministrazione uscente, sapeva che poteva già farlo durante il mandato da consigliere comunale? Questo è l’abc dell’attività amministrativa. Per non parlar di chi ci ha guidato per 20 anni -aggiunge- Mentre noi stavamo mettendo in campo idee e proposte, dall’altra parte si litigava per trovare la sintesi su un candidato. Il problema era individuare un nome. Non sono riusciti a trovarlo ed hanno affidato la scelta del candidato sindaco di Ascoli al tavolo nazionale, mentre noi facevamo le proposte per la città. Poi il centro destra si è spaccato tra Celani e Fioravanti vista che la decisione del tavolo non è andata bene. Questa è la realtà, non una favola. Poi ritroviamo le nostre proposte le abbiamo ritrovate sparpagliate nei programmi di questa o quella forza politica». E ancora: «Poi stendiamo un velo pietoso -accusa Frenquellucci- su chi, annunciando per tempo il nome del proprio candidato sindaco (il riferimento è allo schieramento di Nardini), alla domanda sul programma elettorale ha risposto che questa cosa si sarebbe fatta in tre giorni. Questo è un film dell’orrore o siamo alle favole dei bambini per mandarli a dormire? Lo scopo è mantenere città assopita o dimessa perché un popolo assopito si governa meglio. La città invece si governa insieme, non chiusi in un palazzo senza ascoltare. Tante associazioni ci dicono che non incontrano più nessuno da cinque anni. La città deve tornare ad essere di tutti. Sul confronto, che può essere duro e aspro, si costruisce il futuro. Penso ad esempio lavoro -aggiunge- e mi chiedo: un sindaco da solo riesce a fare qualcosa? Solo mettendo insieme tutte le forze e le energie si può riuscire ad avere risposte vere per evitare che i nostri ragazzi vadano via per sempre. Come prima cosa ricostruiremo i luoghi di aggregazione per i giovani senza fare dei ghetti. Tutti i cittadini saranno coinvolti nel nostro progetto».

rp

 


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