L’Ascoli che ha affrontato il Palermo nell’ultima gara al “Del Duca” della stagione 2018-2019 (Foto Edo)
di Bruno Ferretti
Il campionato dell’Ascoli si chiude allo stadio “Scida” di Crotone (sabato 11 maggio, ore 15) con una partita il cui esito appare scontato. Pareggio. Ai calabresi basta un punto per la matematica salvezza, quella che l’Ascoli ha raggiunto tre settimane fa a Cittadella. Il punto, insomma, va bene a tutti. Consente infatti all’Ascoli di chiudere con un risultato utile in trasferta, dopo due sconfitte. E al Crotone di Stroppa di mettersi al sicuro. A quota 41 i rossoblù di casa possono essere raggiunti da Livorno e Salernitana, ma rispetto alle avversarie i calabresi sono in vantaggio negli scontri diretti. Allora perché correre rischi con l’Ascoli?
Vivarini ha convocato solo venti giocatori. Anche Ganz, Ciciretti e Brosco hanno dato forfait, e quindi la panchina bianconera sarà incompleta, addirittura con tre posti liberi. Oltre a Casarini (squalificato), erano già ai box per problemi fisici Rosseti, Beretta, Ngombo e Bacci. Giocheranno quindi Quaranta in difesa al posto di Brosco e Iniguez a centrocampo, mentre Ninkovic fungerà da seconda punta accanto ad Ardemagni. Confermato Chajia nel ruolo di trequartista. Vivarini vuole premiare, e nello stesso tempo valutare meglio, chi ha giocato meno in funzione della prossima stagione.
Pareggiando allo stadio “Scida” di Crotone, l’Ascoli chiuderebbe il campionato al 12° posto con 44 punti. E con il rimpianto di aver sciupato diverse opportunità per entrare nella griglia playoff. Rinmpianti o no, a Crotone sono 52 i tifosi bianconeri presenti, pronti a salutare la squadra al fischio finale. Il campionato di B 2018-2019 sta infatti per emettere le sue sentenze sia in testa che in coda. Finora solo tre verdetti: Brescia in A, Carpi e Padova in C. Sabato pomeriggio tutti gli altri.
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