di Adriano Cespi
«Sono entrato in Consiglio nel 2009 e il sistema di raccolta differenziata era ancora agli inizi. Ricordo che si attestava intorno al 29%. Oggi, grazie all’impegno profuso dall’Amministrazione comunale, siamo al 65% di immondizie riciclate. Ebbene, il mio programma amministrativo punta a raggiungere il 75%». Nell’ottica di una conferenza stampa al giorno, il candidato sindaco di Fratelli d’Italia, Lega e liste civiche, Marco Fioravanti, lancia il suo proclama elettorale nel settore dei Rifiuti. «Il mio obiettivo – spiega Fioravanti – è quello di fare di Ascoli una città green, che protegge l’ambiente, ricicla i prodotti di scarto, e, grazie al suo territorio incontaminato, crea occupazione ed economia. E per questo ho già preso contatti con grandi gruppi industriali che operano proprio nel settore della tutela ambientale». Spalleggiato da Cristina Farnesi, portavoce di un comitato di cittadini anti-rifiuti; Micaela Girardi, ex Pd e alle ultime elezioni del 2014 candidato sindaco di “In Ascoli”, una lista civica di centrosinistra; e dal sindaco uscente Guido Castelli, Fioravanti rilancia il progetto della “Tariffa puntuale”, idea, peraltro, portata avanti dall’assessore all’Ambiente, Luigi Lattanzi (ora schierato col candidato sindaco del fronte civico e moderato, Piero Celani), ma mai concretizzata nel corso di questi cinque anni di Amministrazione a guida centrodestra.
Cristina Farnesi, Micaela Girardi, Marco Fioravanti, Guido Castelli
«Nei prossimi cinque anni – spiega Fioravanti, parlando già da sindaco in carica – introdurremo nella raccolta dei rifiuti questa misura vincolante, che prevede il pagamento della Tari in base, anche, a quanto il cittadino differenzia i propri rifiuti. Nell’ottica del “chi più ricicla, meno paga”. In sostanza la tassa avrà una quota base che prevede metratura dell’abitazione e numero dei componenti del nucleo familiare, più il livello di rifiuti inviati in discarica: meno saranno, più bassa sarà la tassa rifiuti da pagare. Capite tutti che per risparmiare sarà determinante differenziare il più possibile». In materia di smaltimento rifiuti ha qualcosa da dire anche il sindaco Castelli che attacca la passata Amministrazione provinciale. «Io con la giunta D’Erasmo – attacca il primo cittadino – nell’ambito della gestione dei rifiuti del territorio, non sono mai andato d’accordo, prendendomi anche le critiche di Celani. Ho dissotterrato l’ascia di guerra solo quando alla guida di Palazzo San Filippo arrivò Sergio Fabiani che, modificando diametralmente la politica sui rifiuti, si avvicinò fortemente sulle posizioni del Comune. Comune, il mio intendo, che si è sempre battuto per una gestione pubblica e trasparente del ciclo di rifiuti dalla raccolta allo smaltimento in discarica. In questo ambito, infatti, abbiamo sempre tenuto un occhio ben aperto verso la valle del Bretta e Croce di Tolignano, territori sui quali transitano, abitualmente, decine di camion carichi di rifiuti. In questi casi il controllo non è mai troppo».
Rifiuti nel centro storico di Ascoli
Interviene la Farnesi: «Sono qui perché durante le nostre battaglie ambientali Marco c’è sempre stato. Anche quando, al mattino presto, andavamo a protestare per il transito di camion carichi di rifiuti anche pericolosi. Il territorio va salvaguardato, sto parlando ad esempio dell’Alto Bretta, ma anche della zona a ridosso dell’Ascensione e dei lungo fiume: aree che andrebbero valorizzate anche turisticamente. E su questo ho notato forte sensibilità da questa coalizione». Rilancia la Girardi: «Se mi sono avvicinata a Fioravanti – spiega l’ex Pd – è perché durante le mie battaglie ambientaliste, oltre a Cristina, mi sono ritrovata spesso spalla a spalla con Marco, che da questo punto di vista la pensa come me. Per questo ritengo si possa aprire un progetto politico di forte richiamo ambientale, che sappia puntare sul turismo culturale ed enogastronomico».
Marco Fioravanti (Foto Vagnoni)
LA REPLICA A CERISCIOLI
Chiosa Fioravanti: «Vorrei concludere replicando al governatore Ceriscioli che parla di sanità marchigiana all’avanguardia. Nessuno vuole mettere in dubbio questo. Io gli ricordo solo che la legge regionale approvata dalla sua maggioranza, la numero 8 del 18 aprile, ha di fatto azzerato la numero 30 del 1987, che prevedeva rimborsi economici ai familiari dei malati oncologici ricoverati fuori territorio. Intanto, si dia la possibilità al cittadino di avere i rimborsi per benzina, vitto, alloggio, poi ognuno deciderà liberamente dove andare a curarsi».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati