Toti sferza il centrodestra: «Serve una scossa»
Fioravanti: «Con Celani chi lo ha sfiduciato»
In 250 alla cena-dibattito da “Mister Ok”

Guido Castelli, Marco Fioravanti e Giovanni Toti

di Claudio Romanucci 

(foto di Andrea Vagnoni)

Oltre 250 presenti da “Mister Ok” per il governatore della Liguria Giovanni Toti, giunto ad Ascoli a sostegno del candidato sindaco del centrodestra Marco Fioravanti. Il previsto dibattito sui principali temi d’attualità riguardanti principalmente il futuro dello schieramento politico ha visto l’ospite prendere per primo la parola intorno alle 18,30. «Ho sempre riconosciuto a Guido -esordisce rivolgendosi al sindaco uscente Castelli, seduto alla sua sinistra- non solo le capacità di saper governare ma di aver rappresentato quello che io ritengo debba essere un modello per la coalizione».

Toti ha spaziato in venti minuti, con la sua proverbiale dialettica, dai temi nazionali alla sua esperienza amministrativa senza nascondere rilievi e critiche al momento di confronto e scontro interno al centrodestra: «Bisogna essere in grado di rigenerarsi mettendosi in discussione e cercando di fare le scelte giuste con il cuore, il cervello, lasciando perdere le piccole beghe di bottega che tante volte sono diventate quelle su cui si è acceso l'”occhio di bue” a differenza invece di quello che interessa alle persone normali. Per Guido e Marco (Fioravanti, ndr) il faro è quello che si accende tutti i giorni sui bisogni dei loro cittadini». «Non voglio dire -continua Toti- che quello che è successo ad Ascoli, di questa divisione un po’ surreale (io me la sono fatta spiegare tre volte) sia un bell’esempio: credo che abbia stimolato in tanti di voi la voglia, l’energia e la forza di costruire qualcosa di diverso. Dalle esperienze liste civiche mi auguro che poi possa nascere una riflessione sulla Regione per il prossimo anno e poi su dove vogliamo andare quando il 26 maggio sarà alle spalle. Non tutto il male viene per nuocere, il centrodestra ha bisogno di una scossa».
Seduti ai tavoli, nel giardino esterno della struttura, i rappresentanti delle 10 liste a sostegno di Fioravanti, alcuni degli ex amministratori della giunta Castelli, iscritti ai partiti e simpatizzanti. Toti ha dovuto stringere i tempi per proseguire il suo tour nelle Marche, a Macerata.

Dopo un selfie e l’applauso dei presenti ha lasciato la parola a Fioravanti: «Il vero centrodestra è qui: chi ha pensato di stravolgere questo sistema (ha detto riferendosi agli avversari) verrà smentito dagli elettori che sono stanchi degli accordi di potere dentro le stanze che vanno contro gli interessi del popolo. Il nostro progetto è incentrato soprattutto su una parola: il lavoro. Abbiamo stretto un patto con gli ascolani, gireremo l’Italia per confrontarci con le aziende e portarle qui, dimostrargli che ci sono incentivi e delle opportunità. Vogliamo sostenere le famiglie, incrementare il reddito di dignità perché il principio è dare sussistenza e ruolo sociale». «Dal 27 maggio non avremo una partita in discesa ma in salita – continua Fioravanti -. Se saremo in grado di tenerci per mano come una grande una comunità allora riusciremo a dare dignità alla città. Concludendo, ringrazio tutti per la serata, il sindaco, gli amici e la vera parte di Forza Italia, quella che tiene a cuore il bene della città e non le ambizioni individuali. Persone che avevano sfiduciato Piero Celani perché non aveva fatto il Prg, il Polo universitario e l’auditorium stasera cenano insieme per festeggiare il fallimento della politica italiana. Con noi ci sono persone che hanno messo da parte dieci anni di sacrifici e impegni per il bene della città».