di Maria Nerina Galiè
Un consenso a pieni voti ha riconfermato Alvaro Cesaroni sindaco di Comunanza. La sua lista “Tutti insieme” ha raccolto 1.638 preferenze che, su un totale di 1.948 persone recatesi alle urne lo scorso 26 maggio, equivale a dire l’88,11%. Quasi un plebiscito che ha lasciato la lista avversaria “Rialzati Comunanza”, guidata da Angelo Sciamanna, all’11,89% (221 voti). Dietro ai numeri c’è «un importante riconoscimento per quello che è stato fatto», ha dichiarato Cesaroni, già pronto a per portare avanti le «tantissime cose in cantiere e iniziare nuovi progetti». Con lui sono stati eletti consiglieri Domenico Gionni (201 voti), Andrea Passaretti (164 voti), Luigi Contisciani (158 voti), Francesca Perugini (138 voti), Luca Laurenzi (134 voti), Alberto Antognozzi (118 voti), Giuseppe Giustozzi (113 voti) e Luigina Ponziani (112 voti). Facevano parte del team vincitore anche Mirella De Santis e Marco Monti (entrambi 109 voti), Elisa Massacci (79 voti) e Claudio Nicolai (56 voti), che però dovrebbero non fare parte del consiglio comunale. Un squadra eterogena che rappresenta tutti gli ambiti sociali e lavorativi del paese e sulla quale il sindaco ha riposto grande fiducia fin dall’inizio. Antognozzi e Giustozzi erano già nella Giunta Cesaroni, Contisciani era a capo dell’opposizione consiliare, Gionni era stato amministratore comunale e presidente del consiglio provinciale anni addietro. Gli altri sono alla prima esperienza. All’opposizione ci saranno Angelo Sciamanna, Filippo Virgili (47 voti), Luigi Franconi (34 voti) e Simona Armillei (12 voti). Con loro Cesaroni auspica di portare avanti il lavoro all’insegna dell’apertura e di una costruttiva collaborazione. E ha detto: «Faccio i complimenti alla lista Sciamanna per il coraggio e la perseveranza dimostrata durante la campagna elettorale». Nel simbolo di “Rialzati Comunanza” spiccava quello della Lega di Salvini, che ha invece dominato i risultati delle elezioni per il Parlamento Europeo in tutta Italia. «L’ideologia di partito è una cosa – ha commentato Cesaroni – le esigenze dei cittadini e le aspettative sulle questioni locali, per le quali è determinante abbattere tutti gli steccati, una diversa. Lo dimostra il fatto che i votanti domenica avevano due schede in mano. Con una hanno scelto il partito, con l’altra si sono espressi sulle persone».
Nella lista di Sciamanna correvano anche: Miriam Buratti 1 voto, Anna Maria Caucci 1, Paola Marcucci 1, Fabio Marucci 2, Alessandro Petrocchi 11, Luca Vescovi 3, Alessia Travanti 10.
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