Nelle commissioni del Senato è stato approvato l’emendamento che proroga al 31 ottobre l’inizio per la restituzione della “busta paga pesante” ma non essendo ancora legge l’Inps ha già cominciato a inviare le lettere, dato che la scadenza al momento resta quella del primo giugno. Un caos insomma al quale il sottosegretario Vito Crimi sta cercando di mettere “una pezza” e ha chiesto all’Inps di non procedere con il recupero delle somme. Ma non è ancora chiaro cosa deve fare chi ha già ricevuto la domanda di restituzione.
La conversione del decreto Sblocca cantieri, dov’è contenuto l’emendamento, potrebbe arrivare a metà giugno. La discussione in Senato infatti avviene in questi giorni ma poi dovrà arrivare l’ok anche della Camera. E, ipotesi remota ma comunque possibile, il testo in questo lasso di tempo potrebbe subire delle modifiche. Un’incertezza normativa che pesa di nuovo sui terremotati. Crimi specifica: «In questi giorni l’Inps sta inviando diverse lettere relative alla restituzione, coerentemente con la proroga al primo giugno approvata mesi fa. La nuova proroga (quella al 31 ottobre) entrerà in vigore solo in seguito alla votazione dello Sblocca Cantieri in Senato, che avverrà a brevissimo. Ho dunque personalmente informato della questione il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, affinché valuti di dare le opportune disposizioni ai propri uffici di non procedere con il recupero delle somme in attesa della definitiva approvazione del decreto». Crimi aggiunge inoltre che «lavoreremo affinché sia ridotto l’importo da restituire».
(Fe. Nar.)
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