Luciano Agostini (foto Vagnoni)
Volantino diffamatorio, l’ex deputato Luciano Agostini (PD) va in Questura e presenta una denuncia. Nel mirino, con accuse molto pesanti, era finito anche il candidato sindaco Piero Celani per la sua attività professionale. Agostini in particolare era accusato di mirare alla presidenza della Ciip. Ipotesi smentita dal diretto interessato. Insomma gli ultimi veleni della campagna elettorale. « In relazione ai volantini offensivi calunniosi e denigratorii ritrovati in città – afferma Agostini- dopo aver consultato il mio legale di fiducia ho ritenuto di dover sporgere regolare denuncia a tutela della mia immagine ed onorabilità. Ancora una volta sono stato oggetto del tentativo più volte reiterato di calunniare ed infangare la mia persona. Tra l’altro senza prendere parte attiva, se non come militante, alla campagna elettorale. L’anonimato è sinonimo di vigliaccheria, di chi non ha la capacità di assumersi la responsabilità di confrontare le proprie idee pubblicamente, nascondendosi dietro a un atteggiamento i cui caratteri culturali assomigliano tanto alla destra fascista. Come più volte ho ripetuto nel recente passato non ho intenzione di candidarmi in nessun ruolo di carattere istituzionale e di rimanere a disposizione del mio partito, come ho sempre fatto, per fare ciò che serve, se serve. Sono perciò destituite da qualsiasi fondamento le calunnie contenute nel volantino che è stato oggi oggetto di querela depositata presso la Questura di Ascoli Piceno. Vorrei ricordare – conclude- inoltre ai mandanti di tale ingiurioso volantino che il sottoscritto in oltre 40 anni di prestigiosi incarichi istituzionali non ha mai avuto a carico indagini o avvisi di garanzia, sinonimo di specchiata moralità al servizio delle istituzioni e della comunità»
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