“Sono due” è il titolo della mostra che Marco Fantini inaugurerà mercoledì 12 giugno alle 18 presso la Galleria d’Arte Contemporanea “Osvaldo Licini”. Curata da Giuseppe Frangi, l’esposizione si sviluppa come una storta di abecedario non sequenziale di immagini dipinte su tavola (una ventina), ridefinendo, amplificandoli, i motivi caratterizzanti gli esiti più recenti della ricerca di Fantini, vicentino classe ’65 legato alla fotografia di Diane Airbus e alla pittura muralista messicana ma anche a progetti video e scultura.
Qui però siamo dalle parti di una pittura “disegnata” onirica, enigmatica, segnata dall’utilizzo di una gamma cromatica quasi prevalentemente ridotta all’impiego del bianco e del nero.
La frase che titola la mostra, “Sono due”, è in tal senso fortemente emblematica. Essa riproduce il verso d’apertura di una celebre poesia di Andrea Zanzotto (Soprammobili e gel ) e fin dagli esordi, compare in qualità di grafema nella periferia visiva di molte opere di Fantini. E’ la sua qualità ossimorica e l’allusività ad un dualismo non riconducibile all’io.
Lievi ed insieme tragiche, reali ed immaginarie, le figure ibride che abitano i quadri sembrano aver sfiorato il limite di una caduta definitiva ed essersi cristallizzate qnella forma autoreferenziale della loro specificità.
In catalogo sarà pubblicata, oltre al testo del curatore, una poesia di Tommaso Di Dio.
La mostra chiuderà l’8 settembre. Orari: giovedì e venerdì: 15-18. Sabato, domenica, festivi e prefestivi: 10-13/15-18, martedì e mercoledì apertura su prenotazione. Lunedì chiuso (festivi esclusi).
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