Con la lettura della Costituzione
è stato inaugurato il “Giardino dei Giusti”

FORCE - Si è concluso il progetto degli alunni della scuola media, con una rappresentazione teatrale sui primi 12 articoli insieme al sindaco Curti. Tra i "giusti" anche Madre Flora Pallotta fondatrice della Suore Missionarie della Fanciullezza
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di Maria Nerina Galiè

Stanno crescendo con  “Una sana e robusta Costituzione” i ragazzi di Force che hanno terminato l’anno scolastico con una partecipatissima manifestazione per riflettere sulla Costituzione Italiana e inaugurare, insieme al sindaco Augusto Curti, il “Giardino dei Giusti”.  La prima parte dell’evento, nel pomeriggio di sabato 8 giugno, si è svolta nella sala del Rame dove gli alunni della scuola media del borgo piceno si sono cimentati in uno spettacolo incentrato sui primi 12 articoli della preziosa “carta” approfondita sui banchi di scuola e che gli alunni stessi hanno definito «la struttura portante dello Stato, la base della vita politica e sociale e il fondamento stesso della convivenza civile, poiché pongono particolare attenzione alla persona, al lavoro, alla dignità, alla libertà, all’uguaglianza ed alla democrazia». Nell’ambito del progetto, coordinato dall’insegnante Mirella Sacripanti, hanno appreso che i principi non sono solo teorici e lontani dalla quotidianità. Come hanno testimoniato i “Giusti del mondo”, a cui è stato dedicato il parco Verrucci, dove troneggia da sabato anche il “Dodecaedro della Costituzione”, progettato da tutti gli insegnanti e realizzato da Carlo Angelici. «Le nuove generazioni – si leggeva nella presentazione della rappresentazione – devono conoscere le storie ed acquisire la consapevolezza che tutti siamo chiamati in causa, in ogni tempo e in ogni luogo, contro l’ingiustizia, a favore della dignità e dei diritti umani, in difesa del valore della verità». 

 «Ogni anno in Italia e nel mondo – hanno ricordato studenti e insegnanti – sorgono nuovi “Giardini dei Giusti”. Sono spazi pubblici, luoghi di memoria ma anche di incontro e di dialogo, libri aperti che raccontano e mantengono vivi i migliori esempi dell’umanità. Adottare un albero, dando loro un nome, significa far rivivere queste persone non solo con il ricordo, ma anche con le azioni. La memoria infatti rimane una cosa vuota se non genera nuovi comportamenti». I ragazzi forcesi hanno scelto 14 giusti, a cui dedicare altrettanti alberi del parco, e li hanno presentati al pubblico impersonandoli con una breve ma intensa interpretazione. Tra loro c’era Madre Flora Pallotta, nata a Force nel 1916 e fondatrice dell’ordine delle Suore Missionarie della Fanciullezza, tutt’ora molto attivo in America Latina. 


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