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Cesaroni e il nuovo Consiglio,
«La riconferma è più di una vittoria»

COMUNANZA - Sabato 15 giugno al via il team che governerà il paese per i prossimi cinque anni. Il sindaco: «Nel gruppo di maggioranza tutti quelli che hanno dato disponibilità alla stesura del programma e partecipato all’esperienza elettorale». Ci sarà anche il “gabinetto del sindaco” per curare i rapporti con le istituzioni esterne e gli enti preposti all’emanazione dei bandi pubblici. Sarà composto dallo stesso Cesaroni e Luigi Contisciani
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di Maria Nerina Galiè

Per il primo Consiglio comunale, il sindaco di Comunanza Alvaro Cesaroni, riconfermato il 26 maggio con 1.638 voti e quasi il 90% delle preferenze, ha scelto un doppio appuntamento sabato 15 giugno. Il primo, istituzionale, ha visto il nuovo civico consesso riunito nella sala consiliare per il giuramento del primo cittadino e la presentazione di assessori e consiglieri. Teatro del secondo momento è stato il piazzale Conad, per l’inaugurazione del parco archeologico, opera importante che ha visto la presenza di Luca Ceriscioli governatore della Regione Marche e Sergio Fabiani presidente della Provincia di Ascoli.

Nel presentare il gruppo che guiderà il paese per i prossimi cinque anni, Cesaroni ha  premesso di aver voluto inserire tutti i componenti della sua lista. Il consigliere eletto Francesca Perugini si è dimessa, lasciando il posto a Marco Monti. Alla Perugini, da esterna e quindi senza diritto di voto, sono andate le deleghe a cultura, istruzione, sociale, associazionismo e commercio. Collaboreranno anche Luca Laurenzi e Luigina Ponziani, entrambi eletti.

Mirella De Santis, la prima dei non eletti, sarebbe stata il successore della Perugini, ma ha rifiutato (il secondo era appunto Monti) e le è stato assegnato l’assessorato al bilancio, tributi, lavoro, agricoltura e turismo. Compito che condividerà con Andrea Passaretti (eletto). Domenico Gionni è stato nominato vice sindaco e assessore a personale, frazioni, ambiente, trasportie sport. Lo affiancheranno Marco Monti e Claudio Nicolai (non eletto).

Alberto Antognozzi è delegato all’urbanistica, patrimonio, lavori pubblici e  sisma. Con lui Giuseppe Giustozzi ed Elisa Massacci (non eletta). Ci sarà anche un gabinetto del sindaco, composto da Cesaroni e Luigi Contisciani. A loro il delicato ruolo di curare i rapporti con le Istituzioni esterne e gli enti preposti all’emanazione dei bandi pubblici.

«Abbiamo inteso impostare l’attività  avvalendoci della partecipazione di tutti quelli che hanno dato disponibilità alla stesura del programma e partecipato all’esperienza elettorale. Su queste basi abbiamo coinvolto tutti ed impostato le procedure nei termini rigorosi della legge», ha spiegato il sindaco. Mettendo a tacere quasi subito la polemica che ha tentato di innescare Angelo Sciamanna, capogruppo della minoranza, ed il borbottio di  qualcuno tra il pubblico.

«La riconferma – ha detto Cesaroni, visibilmente emozionato, soprattutto nei ringraziamenti rivolti alla moglie presente in sala e nel ricordo dei familiari scomparsi – è più forte della semplice elezione. E’ l’invito da parte dei cittadini ad andare avanti. E lo faremo ereditando il percorso virtuoso intrapreso dalla precedente giunta, caratterizzato dalla coesione e spirito di collaborazione per il bene del paese. Con questo spirito – ha continuato – apriamo le porte alla minoranza per trovare anche grazie al loro contributo, le soluzioni migliori». Sciamanna ha accolto l’invito e assicurato l’appoggio «laddove ci sarà una reale condivisione», ha sottolineato. Precisando che «l’interesse nei confronti del paese non si misura con il numero dei consensi ottenuti» e quindi, insieme agli altri  consiglieri di minoranza, Filippo Virgili, Luigi Franconi e Simona Armillei,  si batterà per l’idea di amministrazione che il suo gruppo ha portato avanti in campagna elettorale.

Il lavoro, con la situazione Whirlpool in prima fila, insieme alla volontà di sviluppare turismo, agricoltura e valorizzazione del territorio come fonti di diversificazione produttiva sono tra le principali tematiche che occuperanno i nuovo amministratori. «Ma la vera sfida – ha concluso Cesaroni – sarà sul fronte della cultura, elemento trainante per la crescita di un territorio, una crescita che richiederà lo sforzo dell’intera popolazione».


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