L’Istituto Mazzocchi (Foto Vagnoni)
di Stefania Mistichelli
Si avvicina la notte prima degli esami per oltre ottocentosessanta studenti ascolani. Esami da sempre spauracchio dei giovani che stanno per completare il percorso di studi e che si affacciano al mondo dell’Università o del lavoro e che questo anno cambiano volto. «Si parla già da tempo della riforma dell’esame di stato – ci spiega Nazario D’Amato, dirigente dell’Istituto d’Istruzione superiore “Mazzocchi-Umberto I” – che riguardano sia gli scritti sia gli orari. Senza entrare troppo nel dettaglio, da questo anno non c’è più la “terza prova” che veniva impropriamente definita il quizzone e l’esame orale partirà dall’estrazione di un materiale (un documento, un’immagine, un testo ecc.) contenuto in una delle buste chiuse predisposte precedentemente dalla commissione e che lo studente estrarrà. Importante poi è il fatto che sia cambiato il peso della carriera scolastica, che da questo anno vale quaranta punti (sui cento totali), mentre le prove pesano venti punti ciascuna». Sono 175 gli studenti del Mazzocchi-Umberto I (solo 5 i non ammessi) che distribuiti su dieci classi, per cinque commissioni, lunedì affronteranno la prima prova, quella d’italiano.
L’Istituto Fermi (Foto Vagnoni)
Percentuale bassa di non ammessi anche all’Istituto d’istruzione superiore “Fermi-Sacconi-Ceci”. «Soltanto nove su circa 190 studenti – afferma la dirigente Patrizia Palanca – perché da questo anno abbiamo potuto ammettere anche coloro che avevano una valutazione negativa in una sola disciplina. Trovo che questo esame di stato, così concepito, sia più adeguato ai percorsi di studio e di uscita dal mondo della scuola. Questo perché questo esame andrà a misurare il grado di competenza raggiunto, più attinente alla professione, e partirà da un collegamento tra le esperienze pratiche e un contesto multidisciplinare. L’esame dovrà cioè verificare come lo studente utilizza le conoscenze per realizzare progetti o prodotti finali e quale livello di maturazione delle competenze ha raggiunto».
Oltre ai 175 maturandi del “Mazzocchi-Umberto I” e ai 190 del “Fermi-Sacconi-Ceci”, il quadro lo completano i 166 studenti e studentesse del Liceo Classico “Stabili-Trebbiani”, i 144 del Liceo Scientifico “Orsini” e del Liceo Artistico “Licini”, i 190 dell’Istituto agrario “Ulpiani” e dell’Alberghiero, i 12 del Liceo della comunicazione “Tecla Relucenti”.
Mercoledì 19 giugno, dunque, tutti sui banchi di scuola, vocabolario d’italiano in mano, per la prima prova scritta. Poi la seconda prova, quella specifica per i singoli indirizzi: latino e greco per il Liceo classico, matematica e fisica per lo Scientifico; scienze umane, diritto ed economia per quelle delle Scienze umane, lingue straniere per il Linguistico e così via, entraendo sempre più nel tecnico tanto più si specializza l’indirizzo di studi. Dopo qualche giorno, esame orale, da questo anno senza tesina, ma appunto con l’estrazione della busta che dà avvio al colloquio e poi le domande dei commissari, la correzione delle prove scritte, la presentazione della relazione che il candidato avrà redatto sull’esperienza dell’alternanza scuola-lavoro e infine domande di educazione civica.
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