Ha raccontato di essere stato aggredito e di non aver tirato fuori il coltello. Così si è difeso di fronte al giudice Rita De Angelis, il 65enne finito in galera, arrestato dai Carabinieri, dopo una lite con un vicino di casa a Centobuchi sfociata nel grave ferimento di un 37enne operato d’urgenza all’ospedale “Madonna del Soccorso” di San Benedetto. Il presunto accoltellatore, assistito dall’avvocato Cosimo Borsci, è stato interrogato stamattina all’interno del penitenziario di Marino del Tronto dando la sua versione dei fatti. Secondo il racconto, il pensionato aveva da poco terminato alcuni lavori alla sua autovettura quando sarebbe stato aggredito.
Ne è poi scaturita una colluttazione culminata poi con il grave ferimento del 37enne che, sempre secondo la versione dell’uomo finito in carcere, sarebbe stato accidentale. «Il mio assistito – afferma l’avvocato Borsci – ha dato una realistica versione dei fatti ed ora vedremo gli ulteriori accertamenti che saranno fatti in merito al caso».
L’uomo al momento resta in carcere anche perché in caso di concessione degli arresti domiciliari dovrà essere trovata una sistemazione alternativa al condominio dove risiede anche l’altra persona rimasta ferita nella lite.
Accoltellato un uomo di quarant’anni, grave al “Madonna del Soccorso”
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