di Andrea Ferretti
Come confermato nel tardo pomeriggio dalla dirigente della Squadra Mobile della Questura di Ascoli, Patrizia Peroni, il rapinatore aveva le ore contate. Forse i minuti. E infatti l’hanno acciuffato stasera, a poche ora dalla rapina messa in atto oggi all’ufficio postale di via Sassari, nel quartiere Tofare di Ascoli. Era lui il giovane, a volto scoperto e armato di coltello, entrato nell’ufficio nel momento in cui c’erano dipendenti e anche alcuni clienti, rubando le banconote che un cliente stava versando alla cassa. In totale 150 euro. Poi è fuggito via. Gli stessi dipendenti, fortemente scossi anche perchè non si tratta della prima rapina subìta, hanno telefonato al 113. Sul posto sono giunte nel volgere di pochi minuti pattuglie della Squadra Volante e della Squadra Mobile provenienti da altre zone della città e dalla vicina Questura. Del rapinatore nessuna traccia. I poliziotti, che hanno visionato le immagini della videosorveglianza e sentito tutti i testimoni, si sono messi subito sulle sue tracce.
Nello stesso ufficio postale di via Sassari, il 7 marzo un giovane ascolano di 33 anni, armato di pistola (vera e carica) aveva tentato una rapina in pieno giorno, ma venne bloccato dalla Polizia appena uscito dall’edificio. Arrestato, patteggiò due anni in Tribunale. L’8 maggio, a pochi metri di distanza, alla gelateria Nucci di via Napoli, un giovane – stavolta armato di martello – fece irruzione intorno alle 21,30 portandosi via l’incasso. Nemmeno ventiquattr’ore prima un ragazzo appena maggiorenne e incensurato venne arrestato a casa, dove era tornato dopo aver tentato quella che si fa quasi fatica a definire rapina, in una gioielleria di via Sacconi, nel centro della città. Sempre in via Napoli, il 14 dicembre scorso ci fu una rapina alla sala scommesse. Quella volta fu molto più sostanziosa e i dipendenti vissero momenti da autentico incubo con le pistole di due banditi (un terzo attendeva all’esterno?) puntate in testa.
Alla fine la Polizia lo ha individuato e, con la collaborazione dei Carabinieri, il giovane è stato arrestato. Non si conoscono altri dettagli, ma un fatto è certo: non si tratta di un professionista visto che ha agito a volto scoperto e, soprattutto, si è “accontentato” di appena 150 euro.
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