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Ciip spa, Alati rieletto
con un voto “bulgaro”
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ASCOLI - Il presidente uscente riconfermato per altri tre anni. È al vertice dal 2010, un record. L'azienda ha chiuso il bilancio del 2018 con un'utile di 8,9 milioni ed oltre 20 milioni di investimenti sulla rete fognaria ed acquedottistica. In quindici anni lavori per 218 milioni
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Giacinto Alati

di Renato Pierantozzi

(fotoservizio di Andrea Vagnoni)

Con un voto bulgaro di oltre il 99% delle quote dei sindaci soci presente (assente solo quello di Montottone su 59), Giacinto Alati è stato rieletto per la quarta volta al timone della Ciip spa. É in carica dal 2010, un record nella storia dell’azienda che gestisce tutto il ciclo integrato delle acque, dalla sorgente alla depurazione. Rinnovato invece quasi totalmente il Cda dove resta solo Arnaldo Giorgi mentre entrano i nuovi Fausto Raschioni di Comunanza, Donata Capotosti di San Benedetto e Nives De Angelis di Grottammare. Tutti d’accordo e tutti insieme appassionatamente, dalla “rossa” Grottammare alla “nera” Ascoli, sul nome di Alati anche perché dopo la vittoria di Marco Fioravanti non c’erano i numeri per eventuali ribaltoni visto il sostegno di ferro di Lega, 5Stelle, centrodestra ascolano e centrosinistra vario al presidente uscente. E’ stato anche abile Alati, da navigato politico, a costruirsi un consenso, negli anni, sempre più trasversale. Durante l’assemblea sono stati presentati anche i conti dell’azienda che ha chiuso il 2018 con un utile record di 8,9 milioni necessario per garantire solidità finanziaria. Anche sul fronte degli investimenti la Ciip è stata molto virtuosa realizzando oltre il 100% di quanto previsto. In particolare sono state realizzate opere per 22,2 milioni a fronte dei 20,7 previsti. Dal 2003 ad oggi sono stati fatti investimenti per 218 milioni, di cui il 61% negli ultimi nove anni con una media di 19 milioni all’anno. «L’azienda va molto bene ed è in crescita esponenziale -dice Alati- anche se in alcune occasioni siamo stati sotto schiaffo. Vogliamo crescere ancora anche per fare nuove assunzioni e creare nuovi posti di lavoro. Stiamo predisponendo le gare di appalto per il nuovo acquedotto del Pescara per cui abbiamo ricevuto 27 milioni. Per rifare tutta l’opera serviranno dai 90 ai 120 milioni e step by step ce la faremo. Siamo anche soggetti attuatori per il cosiddetto “anello” acquedottistico dei Sibillini che congiungerà le reti di Ciip, Tennacola e Nera in futuro per scongiurare le crisi idriche. Per la progettazione il Ministero ci ha assegnato 6 milioni». Messaggi all’insegna dell’unità e della coesione sono giunti anche dal sindaco di Grottammare Enrico Piergallini che ha presentato i contenuti programmatici della lista a sostegno di Alati (“L’acqua è il sangue della nostra terra e dobbiamo preservarla, dalla sorgente al mare affinché non arrivi inquinata”) e da quello di Ascoli, Marco Fioravanti che ha fatto il suo esordio all’assemblea dei soci. «La grande coesione che c’è stata -afferma- rappresenta un bel segnale per tutto il territorio che ci permette di alzare l’asticella per il futuro».

LA FOTOGALLERY DI ANDREA VAGNONI


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