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Scontrini elettronici,
imprese in difficoltà
«Occorre una proroga»

PICENO - La Confartigianato fa il punto sul’introduzione dell’obbligo della trasmissione telematica dei corrispettivi per le attività. «Ad oggi è ancora molto difficoltosa la reperibilità dei registratori adatti»
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L’adeguamento al registratore di cassa telematico, ovvero l’obbligo di emissione dello scontrino elettronico, porterà inevitabilmente dei cambiamenti che rivoluzioneranno il punto cassa di tutti i ristoranti, negozi e attività commerciali. Dall’attuale cassa, si passerà infatti ad un’infrastruttura più completa che memorizzerà ed invierà i corrispettivi, garantendo una connessione diretta e sicura con l’Agenzia delle Entrate.

Però, a pochi giorni dall’introduzione dell’obbligo della trasmissione telematica dei corrispettivi – che avverrà il prossimo 1 luglio per tutte le attività con fatturato annuo maggiore di 400.000 euro e il 1 gennaio 2020 per quelle soggette a Iva, compresi i commercianti al minuto che hanno un fatturato annuo inferiore a 400.000 euro – moltissime imprese stanno incontrando notevoli difficoltà, sia nell’installazione dei nuovi registratori telematici sia nell’adeguare l’attuale misuratore fiscale.
«Bisogna far presente che, oltre al fatto che sarebbero necessari interventi alla disciplina dei registratori telematici per soddisfare pienamente le necessità di emissione del nuovo documento commerciale in sostituzione della ricevuta fiscale, ad oggi è ancora molto difficoltosa la reperibilità di tali registratori» spiega Riccardo Golota, responsabile settore commercio e turismo di Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli-Fermo. «Commercianti ed artigiani non possono pagare delle sanzioni a causa di oggettivi problemi del mercato nel soddisfare, nei tempi dovuti, tutte le richieste -prosegue-. Crediamo sia necessario un intervento urgente affinché, sia le imprese che hanno effettuato l’ordine di acquisto del nuovo registratore telematico o richiesto l’adeguamento del misuratore fiscale entro la data del 30 giugno, la cui messa in uso però non è stata ancora possibile, sia quelle che non hanno ancora provveduto a tale adempimento, possano continuare a certificare i corrispettivi emettendo scontrini e ricevute fiscali senza incorrere in sanzioni. Viste le problematiche che stanno emergendo, è  auspicabile una proroga al 2020 per tutte le attività».

 

 


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