Castelsantangelo sul Nera
Tecnici del terremoto verso la serrata. L’annuncio viene dal sindacato Inarsind Marche, di cui fanno parte ingegneri ed architetti liberi professionisti. «La professione di noi tecnici è svilita da onorari da fame, molto più bassi del salario minimo annunciato dal governo. Siamo stufi di subire – spiegano – ne parleremo a Caldarola nel corso di un incontro il prossimo 23 luglio». Se confermata l’astensione dal lavoro provocherà uno stallo per le pratiche della ricostruzione. Emblematico il titolo scelto per l’assemblea (“Ricostruzione al palo, tecnici esasperati pronti alla serrata”), al quale sono stati invitati a partecipare il commissario alla ricostruzione Piero Farabollini, il presidente della Regione Luca Ceriscioli, i presidenti degli ordini delle professioni tecniche (ingegneri, architetti, geologi, geometri), il sottosegretario di Stato delegato alle emergenze Vito Crimi, i rappresentanti tecnici ai tavoli commissariali. L’appuntamento è il 23 luglio alle 9,30 nella sala Tonelli di Caldarola. Nella discissione si parlerà della mancata regolamentazione dell’anticipo del 50 percento ai professionisti, dello sfruttamento del lavoro che non tiene conto della soglia dei salari minimi, con i livelli retributivi lontani dall’equo compenso. Sarà esaminata anche la situazione dell’applicazione del documento unico di regolarità contributiva e delle nuove mansioni non retribuite. Si parlerà degli allegati dell’ordinanza 12 del commissario sui liberi professionisti, scaduti dallo scorso 31 dicembre, della dignità e centralità della libera professione. Nella ricostruzione post terremoto, solo nelle Marche sono impegnati un migliaio di tecnici liberi professionisti.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati