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Quintana da record:
di spettatori nel corteo di andata
e poi di Luca Innocenzi
al Campo dei Giochi (Le foto)

ASCOLI - Complice forse il rinvio, con slittamento da sabato a domenica, erano decenni che una sfilata non veniva così seguita dalla gente. Il cavaliere di Porta Solestà collezionista di record. L’analisi della serata
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Trentunesima festa giallo-blu al Campo dei Giochi della Quintana (Foto Edo)

di Andrea Ferretti

La Quintana numero 88 o, se vogliamo, la Giostra numero 87 (nel luglio del 2007 il Palio non venne assegnato per intemperanze dei figuranti in campo) vanno in archivio portandosi nel cassetto una certezza. Il cavaliere Luca Innocenzi di Porta Solestà, al momento, è imbattibile.

PARAGONI – Negli anni la lunghezza dell’otto del Campo dei Giochi è cambiata, accorciandosi. Il fondo adesso è una pista da Formula Uno, prima era di terra simile al cemento. La storia della Quintana moderna annovera campioni del calibro di Marcello Formica e Gianfranco Ricci – per non fare torto ad altri, citiamo due assi del passato che purtroppo non ci sono più – nelle cui corde lo stratosferico 50”7 della prima tornata di Innocenzi c’era tutto. A distanza di decenni, però, un paragone è quasi impossibile. Un po’ come decidere se è stato più forte Pelè o Maradona, e poi t’arriva un Messi che magari mette d’accordo tutti. La Quintana 2019 di luglio è filata liscia, ma un po’ troppo lunga se pensiamo che il primo impatto al Moro (di Innocenzi) è avvenuto una manciata di secondi prima delle ore 22.

IL “NUMERO” – L’esibizione di sbandieratori e musici c’è stata, ma va rivista. Se l’obiettivo è regalare un flash agli spettatori di ciò che sono sbandieratori, chiarine e tamburini della Quintana di Ascoli, non siamo proprio sulla strada giusta. La maggior parte di sbandieratori e musici dei Sestieri lavorano tutti i giorni dell’anno per preparare le gare interne tra Sestieri e le rispettive competizioni nazionali. Ma sarà il caso che i Sestieri vengano obbligati da Amministrazione comunale e Consiglio degli Anziani, a lavorare in sintonia con i maestri dei musici e di bandiera almeno negli ultimi mesi, e non negli ultimi giorni, per l’allestimento di un “numero” che sia in linea con la storia e il blasone della Quintana di Ascoli. Cioè quello che è avvenuto fino al 1999 quando l’esibizione collettiva – messa su da Danilo Ciampini fino al 1980 e poi da coloro che si sono succeduti in quel ruolo – era di grande impatto spettacolare, tanto che si arrivò a muovere contemporaneamente 96 bandiere, maneggiate da 48 sbandieratori, 8 per Sestiere. Di positivo c’è stata la presenza degli sbandieratori storici: capelli brizzolati e/o calvizie, in questo caso, hanno la loro importanza.

L’esibizione degli sbandieratori (Foto Edo)

LA GIOSTRA – Tornando alla Giostra, per Luca Innocenzi di Porta Solestà è difficile trovare aggettivi. Se alla terza tornata non avesse timbrato un 80, avrebbe chiuso la Giostra con 2.006 punti! Che dire di Mattia Zannori di Porta Maggiore che non ha fallito un centro e che senza quella tavoletta alla prima tornata avrebbe chiuso a soli dieci punti da Innocenzi? A Porta Maggiore sono strafelici di aver trovato un… giovane Innocenzi, uno che con 1.946 punti non ha vinto solo perché ha trovato sulla sua strada un campione. Uno dei più bei momenti della serata sono stati gli applausi di (quasi) tutto il Campo dei Giochi per il fresco 18enne Lorenzo Melosso di Porta Romana che la sua Quintana l’ha vinta solo per il fatto di aver impensierito Innocenzi, anche solo per pochi minuti, quando ha chiuso la prima tornata con uno strabiliante 51”1, rovinato da un 80. E Massimo Gubbini di Porta Tufilla? Le tre tavolette della prima tornata lo hanno messo subito fuori dai giochi. Non solo. Sia lui che Riccardo Raponi di Sant’Emidio (per il quale il Sestiere rosso-verde non ha fatto salti di gioia) sono stati costretti a cambiare cavallo per l’ultima tornata beccandosi una penalità che li ha poi tenuti dentro al Campo dei Giochi fino a notte inoltrata. Infine Fabio Picchioni della Piazzarola. Sfruttando le disgrazie altrui e nonostante non sia mai sceso sotto i 53”, ha mostrato grande precisione al tabellone (9 centri su 9) finendo per portarsi a casa il terzo posto.

LA SFILATA – Sarà stato l’effetto slittamento da sabato a domenica, il corteo di andata – vista l’ora, più di quello di ritorno – è stato seguito lungo le strade e nelle piazze da migliaia di persone. Così non era mai accaduto nelle precedenti 22 notturne. Un record che fa ben sperare per la Quintana del 4 agosto.


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