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Addio al professor Di Francia
maestro dell’architettura sperimentale
Per vent’anni docente ad Ascoli

E’ DECEDUTO a Firenze, a 78 anni, dopo una lunga malattia. Per oltre 20 anni, dal 1993, è stato un pilastro della Scuola di Architettura e Design “Edoardo Vittoria” dell’Università di Camerino
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E’ deceduto a Firenze, a 78 anni,  dopo una lunga malattia, il professor  Cristiano Toraldo Di Francia, insigne architetto e designer. E’ stato, per oltre 20 anni, dal 1993, ad Ascoli, docente della Scuola di Architettura e Design “Edoardo Vittoria” dell’Università di Camerino. Una figura prestigiosa del mondo accademico.

Il professor Di Francia

Dopo aver insegnato a lungo all’estero, e aver ottenuto numerosi premi e riconoscimenti per le sue idee innovative, era tornato in Italia scegliendo di insegnare all’Università di Camerino. Venne anche a vivere nelle Marche, a Filottrano, in provincia di Ancona. “Un utopista”, è stato definito da un collega della scuola ascolana. Tutta la comunità universitaria del Piceno e delle Marche si è unita al dolore dei familiari ricordandolo con affetto e stima. In particolare gli studenti che hanno avuto la fortuna di assistere alle sue lezioni e condividere con lui la passione per la sperimentazione e la ricerca.
«Unicam e l’intera comunità universitaria si stringono attorno ai familiari del professor Cristiano Toraldo Di Francia – si legge in una nota – e ricordano la competenza, la preparazione, la passione per la ricerca e la didattica che sempre hanno contraddistinto la sua figura di docente universitario unitamente ad una straordinaria umanità e vicinanza ai sogni e alle aspirazioni degli studenti per i quali è stato sempre un punto di riferimento».
Ne fotografa molte bene la creatività e la personalità il video, realizzato nel 2015, alla Scuola di Architettura di Ascoli, dai docenti Ludovico Romagni e Anna Rita Emili. Titolo: “Dieci domande a Cristiano Toraldo Di Francia”.  Il documento è diventato un importante riferimento didattico per l’architettura sperimentale mettendo in collegamento progetti e immagini.
Da tre anni aveva lasciato l’insegnamento. Tutti i colleghi e gli studenti lo ricordano con profonda ammirazione e gratitudine. Una personalità forte, dalle idee e dai progetti innovativi. Nel 1966 aveva fondato, insieme ad Adolfo Natalini, il “Superstudio”  dove linguaggio architettonico e il design venivano rielaborati sulla base di metodi di rottura fortemente ironici. Tra le sue progettazioni più significative ci sono il lungomare di Livorno, la stazione ferroviaria di Firenze, la discussa pensilina della stazione di Santa Maria Novella abbattuta nel 2010 quando era sindaco Matteo Renzi, il Teatro Torquis di Filottarno e tante altre.
Era nato a Firenze nel 1941. Dopo il liceo si iscrisse all’Università dove si laureò in Architettura nell’anno accademico 1967-68 con una tesi dal titolo “Macchina per le vacanze sulla costa calabrese” che l’anno successivo fu pubblicata da Domus n ° 479 e JID n ° 170:  i disegni fanno ora parte delle collezioni Center Pompidou e Maxxi.
Questo lavoro di ricerca architettonica e di rifondazione del linguaggio dell’architettura è stato documentato da numerose pubblicazioni internazionali ed è stato presentato in importanti musei e mostre d’arte: dalla Triennale di Milano (1973) alla Biennale di Venezia (1978, 1996, 2014) , il Museum of Modern Art (1972, 2002) al Metropolitan Museum di New York (1976). I disegni e i progetti architettonici, insieme ad oggetti di design, fanno parte di diverse collezioni permanenti pubbliche e private.

 

 


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